Studi di settore, proroga e novità

di Francesca Vinciarelli

16 Giugno 2016 09:55

Nuovi termini per i versamenti e più informazioni nel Cassetto Fiscale: ecco una sintesi delle principali novità per i contribuenti soggetti agli Studi di Settore.

Slittano i termini per i versamenti derivanti dalle dichiarazioni dei contribuenti soggetti agli Studi di Settore, ai quali il Fisco fornisce oggi ancora più informazioni con un prospetto riepilogativo del Cassetto Fiscale accora più completo.

Proroga

Con un comunicato stampa (n. 107/2016) il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ufficializzato la proroga al 6 luglio, rispetto a quella iniziale del 16 giugno, per i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione IRAP e dalla dichiarazione unificata annuale da parte dei contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli Studi di Settore.

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Lo slittamento della scadenza fiscale è stato disposto con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, firmato dal premier Matteo Renzi. Nei prossimi giorni il Decreto verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Conseguentemente allo slittamento del versamento al 6 luglio, cambiano anche le date per i versamenti da eseguire previa maggiorazione: dal 7 luglio al 22 agosto 2016 i versamenti possono essere eseguiti la maggiorazione, a titolo di interesse, pari allo 0,40%.

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Cassetto Fiscale

Nel proprio Cassetto Fiscale i contribuenti che rientrano negli Studi di Settore trovano oggi ancora più informazioni grazie ad un nuovo prospetto riepilogativo contenente le informazioni essenziali degli Studi presentati in periodi d’imposta precedenti, con nuove annualità a disposizione dei contribuenti (dal 2010 al 2014).

Consultando i principali dati dichiarativi relativi agli Studi di Settore applicati e quindi inviati anno per anno, sarà possibile verificare l’eventuale presenza di anomalie nei dati dichiarati, per esempio tra le “rimanenze finali” di un anno e le “esistenze iniziali” di quello successivo e, nel caso in cui vengano riscontrati errori o omissioni, regolarizzare la propria posizione.

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