


L’Agenzia delle Entrate dettaglia i criteri in base ai quali le Partite IVA soggette ad ISA applicano i benefici premiali relativi all’anno di imposta 2024. Le indicazioni sono contenute nel provvedimento dell’11 aprile 2025 e riguardano le agevolazioni previste dall’articolo 9-bis, comma 11, del decreto legge 50/2017.
I benefici premiali per i livelli ISA
La disciplina di favore in presenza di un alto indice di affidabilità fiscale riconosce al contribuente i seguenti vantaggi:
- esonero dal visto di conformità per la compensazione di crediti per un importo non superiore a 70mila euro annui relativamente all’IVA e per un importo non superiore a 50mila euro annui relativamente a imposte dirette e IRAP;
- esonero visto o prestazione garanzia per i rimborsi IVA, per un importo non superiore a 70mila euro annui;
- esclusione dell’applicazione della disciplina delle società non operative (articolo 30 della legge n. 724/1994) e dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici;
- anticipazione di almeno un anno, con graduazione in funzione del livello di affidabilità, dei termini di decadenza per l’attività di accertamento, per quanto riguarda il reddito di impresa e di lavoro autonomo;
- esclusione dal Redditometro (determinazione sintetica del reddito complessivo) a condizione che quello accertabile non ecceda di due terzi quello dichiarato.
L’esonero dal visto di conformità 2025
Per quanto riguarda l’esonero dal visto di conformità, il Fisco prevede che per il periodo d’imposta 2024 sia necessario un punteggio ISA pari almeno a 9, anche calcolato attraverso la media semplice dei livelli di affidabilità ottenuti a seguito dell’applicazione degli ISA per i periodi d’imposta 2023 e 2024. Questi stessi contribuenti hanno l’esonero anche sulla richiesta di compensazione del credito IVA infrannuale, maturato nei primi tre trimestri dell’anno di imposta 2026, per crediti di importo non superiore a 70mila euro annui.
Se invece la Partita IVA ha un punteggio inferiore a 9 ma superiore a 8, può utilizzare l’esonero dall’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione annuale per la compensazione dei crediti di importo non superiore a 50mila euro annui relativi all’IVA, maturati nell’annualità 2025, e a 20mila euro annui relativi a imposte dirette e IRAP, maturati nel periodo d’imposta 2024.
Anche questi contribuenti hanno un esonero sulla richiesta di compensazione del credito IVA infrannuale, maturato nei primi tre trimestri dell’anno di imposta 2026, ma limitato a crediti di importo non superiore a 50mila euro annui. Questi stessi benefici sono riconosciuti anche ai contribuenti che presentano un livello di affidabilità complessivo almeno pari a 8,5 calcolato attraverso la media semplice dei livelli di affidabilità ottenuti a seguito dell’applicazione degli ISA per i periodi d’imposta 2023 e 2024.
Le stesse caratteristiche sopra esposte sono utili per l’esonero dalla garanzia per i rimborsi IVA.
Disciplina delle società non operative
Anche l’’esclusione dall’applicazione della disciplina delle società non operative invece in relazione al periodo d’imposta 2024 riguarda i contribuenti con ISA pari almeno a 9, compresi i casi di calcolo attraverso la media semplice per i periodi d’imposta 2023 e 2024.
Presunzioni semplici
Per l’esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici, invece, il punteggio ISA deve essere almeno pari a 8,5, oppure a 9 se calcolato attraverso la media dei livelli ottenuti a seguito dell’applicazione degli ISA per i periodi d’imposta 2023 e 2024.
Gli altri benefici premiali ISA
La riduzione dei termini di decadenza richiede un ISA pari almeno a 8, mentre l’esclusione dalla determinazione sintetica del reddito scatta in presenza di un livello ISA pari almeno a 9.
I contribuenti che conseguono nel medesimo periodo d’imposta sia reddito da lavoro autonomo sia reddito d’impresa accedono ai benefici premiali se applicano i relativi ISA per entrambe le categorie e il punteggio attribuito è pari o superiore a quello minimo individuato per l’accesso al beneficio stesso.