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IMU e TASI 2014: il Decalogo e le FAQ

di Barbara Weisz

Pubblicato 14 Febbraio 2014
Aggiornato 21 Maggio 2014 07:24

Guida completa alla IUC 2014: decalogo in forma di FAQ per districarsi tra aliquote, scadenze e modalità di pagamento nei diversi Comuni per IMU, TASI e TARI.

Nel 2014 viene abolita l’IMU prima casa, sostituita dalla IUC, ma per il contribuente alle prese con la tassa sugli immobili ci sono in vista nuove complicazioni.

IMU 2014

La prima rata IMU 2014 si pagherà il 16 giugno come negli anni scorsi, ma prima dovranno essere emanati i provvedimenti attuativi sui bollettini precompilati che, secondo le anticipazioni, contengono la prima magagna: i Comuni non saranno obbligati a inviarli, lasciando ai contribuenti l’onere di calcolare da sé l’imposta (autoliquidazione). Il problema è che quest’anno è ancora più complicato, visto che all’IMU bisogna sommare la TASI. Ai Comuni è lasciata flessibilità decisionale anche per quanto riguarda scadenze e modalità di pagamento, nonché in materia di aliquote. Ecco un veloce decalogo con le FAQ in materia di imposte sugli immobili, facendo il punto della situazione.

Cosa si paga?

La nuova IUC (Imposta Unica Comunale) comprende TASI (tassa sui servizi indivisibili del comune, comprensiva anche di IMU prima casa), TARI (tariffa sui rifiuti) e IMU (imposta sulle case diverse dalla prima). E’ stata introdotta con la Legge di Stabilità 2013 (legge 147/2013, commi 639 e seguenti).

Quando si paga?

L’IMU è versata in due rate, il 16 giugno e il 16 dicembre. I Comuni possono stabilire ulteriori modulazioni. Anche per TARI e TASI sono previste di norma due rate a cadenza semestrale, con termini stabiliti dal Comune in maniera anche differenziata fra i due tributi; ma si può decidere anche un pagamento unico entro il 16 giugno. Pertanto, farà fede la delibera di ogni Comune per le tre tasse/tariffe.

IUC, IMU e TARES: leggi le scadenze 2014

Quanto si paga?

La Legge di Stabilità prevede un’aliquota massima per IMU e TASI non superiore al 1,06% per le abitazioni diverse dalla prima casa. Per la prima casa, invece, prevede un’aliquota massima 2014 pari allo 0,25% (aliquota base 0,1%). Peccato che un successivo accordo (su cui si attende il decreto) concede ai Comuni di poter alzare le aliquote TASI di un’ulteriore percentuale tra 0,1% e 0,8%.

Quanto si paga sulla prima casa?

L’IMU prima casa, ora denominata TASI, potrà variare da 0 a 0,33% a seconda delle detrazioni comunali, nella precedente normativa fisse a 200 euro + 50 euro per ogni figlio. Esiste il rischio che i proprietari di prime case di modesto valore, prima esenti per effetto delle detrazioni, vengano penalizzati.

E sugli altri immobili?

Per effetto della discrezionalità lasciata ai Comuni, l’aliquota potrebbe salire fino all’1,14%. Secondo le stime, per una PMI significa un aggravio sul 2013 fino a 769 euro, che si ottiene applicando all’IMU media versata nel 2012 le diverse ipotesi di aliquota TASI (massimo 2,07% per mille).

Come si paga?

La Legge di Stabilità prevede che le modalità vadano stabilite da apposito decreto del ministero dell’Economia (in arrivo), assicurando massima semplificazione e prevedendo modelli di pagamento preventivamente compilati dagli enti impositori. Le anticipazioni sul decreto in arrivo, però, rivelano la discrezionalità lasciata ai Comuni di decidere se inviare o meno i bollettini prestampati: «il Comune può richiedere a Poste italiane l’integrazione dei bollettini prestampando l’importo del tributo». Senza bollettibo precompilato, in base alla Legge di Stabilità, si può pagare con bollettino postale o con modello F24, esattamente come per la vecchia IMU.

Come si calcolano IMU e TASI?

 

TASI prima casa. Sarebbe il caso più semplice dal punto di vista del calcolo, perché al contribuente basterebbe (si fa per dire) controllare l’aliquota del proprio Comune ed effettuare il calcolo. A quel punto, sceglierebbe se effettuare il versamento attraverso bollettino postale o modello F24. TASI altri immobili: si rischia un caos, perchè il contribuente deve sommarla all’IMU, confrontando le aliquote, con il rischio di pagare le due imposte persino separatamente, con scadenze diverse.

Mini IMU

Ricordiamo che c’è ancora tempo per il ravvedimento operoso dei contribuenti che non hanno pagato entro la scadenza del 24 gennaio la mini IMU, ovvero il conguaglio sull’Imposta IMU 2013 abolita per le prime case. Scaduti i 14 giorni del ravvedimento sprint, fino al 24 febbraio c’è tempo per il ravvedimento breve, con una maggiorazione pari al 3%, più gli interessi. Poi, fino al 30 giugno 2014 (termine per la dichirazione IMU), si potrà effettuare il ravvedimento lungo, con maggiorazione del 3,75% più gli interessi.