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IUC: a rischio il bollettino di pagamento precompilato

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 12 Febbraio 2014
Aggiornato 5 Marzo 2014 08:00

IUC: il decreto attuativo lascia ai Comuni la facoltà di optare per il bollettino precompilato o l'autoliquidazione, che complica decisamente il calcolo per i contribuenti.

A rischio il pagamento tramite bollettino precompilato della IUC (Imposta Unica Comunale), la nuova imposta sulla casa che dal 2014 integra IMU, TARI e TASI. Si prevede infatti la possibilità di lasciare ai Comuni la scelta di elaborare un bollettino precompilato con l’importo del tributo, in modo da agevolare l’adempimento da parte dei contribuenti, o procedere con l’autoliquidazione.

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Autoliquidazione o bollettino precompilato

La novità sarebbe contenuta in una bozza di decreto sulla disciplina della IUC, attualmente allo studio dei tecnici del Governo, e dovrebbe permettere il pagamento della IUC 2014 con apposito bollettino precompilato alle Poste su commissione del Comune: «il Comune può richiedere a Poste italiane l’integrazione dei bollettini prestampando l’importo del tributo». In sostanza il Governo potrebbe lasciare al Comune la facoltà di decidere tra:

  • l’autoliquidazione IUC, che prevede il calcolo del tributo da parte dei contribuenti sulla base di aliquote e parametri decisi nelle delibere locali, così come avvenuto finora con l’IMU;
  • l’affidamento del pagamento al bollettino precompilato lasciando alle Poste il compito di preparare bollettini prestampando l’importo del tributo.

Quest’ultima operazione semplificherebbe di molto il calcolo da parte dei contribuenti dell’imposta, che in realtà ne racchiude tre diverse. Ricordiamo infatti che la IUC è entrata in vigore il 1° gennaio 2014 e che essa si compone dell’IMU (Imposta Municipale Unica), TASI (tassa sui servizi indivisibili comunali) e TARI (tassa sui rifiuti che sostituisce TARSU e TARES). L’invio del bollettino IUC precompilato permetterebbe inoltre di pagare il tributo in maniera unificata, invece di spezzarlo in varie scadenze fiscali (fino a 6: due per l’IMU, due per la TARI e due per la TASI) legate alle tre diverse imposte che lo compongono. L’autoliquidazione si prospetta invece un’operazione non banale visto che per la TASI i parametri non sono certi, così come non lo sono le scadenze,  attualmente infatti i Comuni possono fissarne numero e date in modo autonomo «anche differenziato con riferimento alla TARI e alla TASI».

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Legge di Stabilità 2014

In realtà la Legge di Stabilità 2014, al comma 689, dispone che il Ministero dell’Economia di concerto con l’Agenzia delle Entrate debbano stabilire con decreto attuativo le modalità di versamento della IUC «assicurando in ogni caso la massima semplificazione degli adempimenti da parte dei soggetti interessati, e prevedendo, in particolare, l’invio di modelli di pagamento preventivamente compilati da parte degli enti impositori». Dunque l’invio del bollettino precompilato, con l’indicazione dell’importo da versare, sarebbe obbligatorio, ma la bozza del decreto attuativo sembrerebbe invece lasciare ai Comuni la possibilità di procedere con l’autoliquidazione.