Autorizzazione Unica Ambientale per PMI: AUA al via

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 17 Settembre 2012
Aggiornato 2 Settembre 2013 11:35

AUA: approvato il Regolamento che disciplina l’Autorizzazione Unica Ambientale, che introduce importanti semplificazioni per le PMI in attuazione della Legge Semplifica Italia.

Novità sul fronte semplificazioni per PMI: è quasi al debutto per l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), che condensa in un’unica domanda da presentare al SUAP  sette procedure autorizzative: la bozza di Regolamento è stato approvato dal CdM del 14 settembre in attuazione della Legge 35/2012 (c.d. Semplifica Italia): ora prosegue l’iter.

L’AUA potrà essere richiesta dalle imprese per gli impianti non soggetti ad autorizzazione unica ambientale.

L’Autorizzazione Unica Ambientale sostituirà tutti gli atti di comunicazione, notifica e autorizzazione previsti dalle norme vigenti in materia ambientale; in seguito le Regioni potranno estendere ulteriormente il numero di atti compresi nell’autorizzazione unica ambientale.

Con un’unica domanda, quindi, le PMI edili potranno portare a termine diversi adempimenti amministrativi in materia ambientale, necessari per svolgere la propria attività produttiva, che finora richiedevano procedure separate presso Amministrazioni Pubbliche differenti (come Regioni, Province, Comuni, ARPA e così via) e avevano periodi di validità non omogenei.

Per presentare la nuova AUA è sufficiente inviare la richiesta per via telematica allo Sportello Unico per le attività produttive (SUAP).

Per quanto concerne il rinnovo della AUA il Governo ha previsto una procedura semplificata per non introdurre ulteriori oneri a carico delle PMI. In sostanza sarà sufficiente presentare una dichiarazione sostitutiva a patto però che le condizioni di esercizio siano rimaste immutate. In più in attesa del rinnovo l’impresa potrà proseguire la propria attività sulla base dell’autorizzazione precedente.

Il Governo garantisce infine tempi certi, con il ricorso ai poteri sostitutivi in caso di mancato rispetto dei termini, ed il monitoraggio costante dello stato di attuazione dell’autorizzazione unica (per il quale è ora richiesto il parere della Conferenza Unificata, del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni parlamentari), al quale collaboreranno anche le associazioni imprenditoriali.