Open Source: presto un Centro regionale in Toscana

di Alessandra Gualtieri

6 Febbraio 2008 14:30

La PA italiana punta al software libero e si moltiplicano le iniziative regionali di supporto: presto un centro d'eccellenza open source in Toscana

La scelta dell’Open Source nella PA è una scommessa dai risultati sempre più concreti, declinandosi in progetti e inziative sparse su tutto il territorio nazionale. Tra queste, anche la nascita di poli tecnologici e centri di ricerca per sviluppare servizi e soluzioni pensate per enti e uffici pubblici.

&Egrave in questo scenario che si colloca la firma del protocollo d?intesa fra Regione Toscana, Provincia di Pisa, Università e Polo tecnologico di Navacchio per la creazione di un centro regionale – e in futuro nazionale – dedicato allo studio delle tecnologie e allo sviluppo del software libero.

Integrando le competenze delle realtà firmatarie dell’accordo, sarà possibile “dare corpo” alla ricerca tecnologica e promuovere diffusione e applicazione delle soluzioni a codice aperto, « una frontiera nello sviluppo dell?uso della Rete, in grado di assicurare qualità, economicità e democrazia» ha dichiarato il Vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli.

Semplificazione, potenziamento dell?accesso alla rete e interoperabilità dei sistemi: questi i tre obiettivi cui mira ora la piattaforma universitaria pisana, che opererà in sinergia con amministrazioni pubbliche e imprese del Polo. In futuro, l’obiettivo è di estendere il software libero anche in scuole, unversità e imprese, a partire dalla provincia di Pisa che ospiterà il centro e sarà il cuore vivo delle sue attività congiunte e coordinate.

Il progetto rientra in un più ampio quadro di iniziative intraprese dalla Regione per portare l’open source negli uffici pubblici e nelle amministrazioni, in sinergia con le imprese: lo testimoniano i 45 progetti rivolti ad associazioni e professionisti ? per un valore di circa 4,5 milioni di euro di finanziamenti – basati tutti sull’uso di software open source.

Infine, una volta operativo, la nuova realtà si integrerà con il Centro nazionale per gli standard e le soluzioni Open, anch’esso di prossima realizzazione su iniziativa della Regione e dei Ministeri dell?Innovazione nella PA e degli Affari Regionali, per erogare iniziative di formazione del personale tecnico e amministrativo e supportare l’introduzione delle applicazioni perte nella rete pubblica.