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PA, Zangrillo: smart working solo se ancorato ai risultati

di Teresa Barone

26 Ottobre 2022 12:00

Si allo smart working per i dipendenti pubblici ma è fondamentale valutare i risultati: le anticipazioni del nuovo Ministro della PA, Paolo Zangrillo.

Il nuovo Governo guidato da Giorgia Meloni ha portato un cambio della guardia anche al dicastero della Funzione Pubblica, con il passaggio di consegne tra Renato Brunetta e Paolo Zangrillo.

Il nuovo Ministro della Pubblica Amministrazione ha subito sottolineato la sua intenzione di proseguire con le riforme avviate durante la legislatura precedente, puntando su digitalizzazione e semplificazione e soprattutto sulla valorizzazione del capitale umano.

Parlando alla stampa, Zangrillo ha ribadito la necessità di dimostrare che il personale della PA è dotato di grande professionalità ma anche di voler avviare un dialogo proficuo con i sindacati.

Per quanto riguarda lo smart working tra i dipendenti pubblici, il Ministro si è detto favorevole all’integrazione di questo strumento.

Durante la pandemia il numero di lavoratori in smart working è passato da 500mila a 5 milioni, è uno strumento che può funzionare e rinunciarvi significherebbe dire che la Pubblica amministrazione è diversa.

Allo stesso tempo, tuttavia, per il Ministro è fondamentale verificare con quali modalità usare il lavoro agile, che si basa su una logica di verifica dei risultati e non più di mero controllo.

Se il sindacato giustamente rivendica la possibilità di avere lo smart working, bisogna che sia consapevole del fatto che lo smart working si può fare a determinate condizioni.