La creatività nel product management

di Chiara Piro

4 Settembre 2009 10:00

Nel tagliente e talvolta molto competitivo mondo degli affari c'è da chiedersi cosa separa l'azienda e le imprese dalla concorrenza La cosa principale oltre al prodotto in sé, è il marchio

Chi fa impresa ha bisogno di rendere identificabile sul mercato il proprio prodotto e da questa ragione deriva la gestione creativa dello stesso. Ci si propone nell’articolo seguente di suggerire alcune modalità per la gestione creativa del marchio, materia di studio essenziale per chi fa business.

La gestione creativa del marchio non è altro che l’applicazione di tecniche di marketing per un prodotto specifico, linea di prodotto, o più semplicemente, è l’applicazione della creatività a un prodotto, a una linea di prodotti o a una marca. È importante per qualsiasi attività si metta in atto riesca ad aumentare il valore percepito del prodotto, al cliente.

In concreto come funziona la gestione creativa del marchio? L’approccio giusto consiste nell’identificare un marchio, vedendo in esso la promessa implicita che il livello di qualità che le persone si aspettano aumenterà. Significa in altre parole definire il brand in modo da far percepire al cliente un miglioramento nelle caratteristiche del prodotto: solo così egli continuerà ad acquistare lo stesso prodotto, aumentandone magari i consumi.

La gestione creativa del brand può aumentare le vendite, facendole crescere rispetto ai prodotti concorrenti, fino a quel momento primi sul mercato, e aumentare il prestigio del marchio, rendendolo il migliore.

Tutto ciò fa crescere i guadagni del produttore sia in termini di profitto, che in termini di premio di produzione per il team di prodotto: sarà il gruppo di dipendenti e il product manager che fino a quel momento ha gestito l’intera linea di produzione, ad ottenere grande soddisfazione economica ma anche personale.

Il valore della marca è stabilito effettivamente dalla quantità di profitto che genera per il produttore, questo dimostra chiaramente che la gestione di un marchio in modo creativo è utile in molti modi, e in realtà in tutte le imprese. In particolare, in che modo effettivamente possono aumentare i profitti? L’aumento degli utili può avvenire da una combinazione di aumento delle vendite ed aumento dei prezzi, dovuto al miglioramento delle caratteristiche del prodotto, e alla riduzione dei costi dei semilavorati e delle risorse intermedie, e anche la riduzione o la più efficiente distribuzione degli investimenti di marketing.

Andiamo avanti e chiediamoci a questo punto cosa vuol dire “efficiente distribuzione degli investimenti di marketing”?

Ottimizzare il budget tra le varie leve del marketing per aumentare le vendite. Ad esempio, aumentare il prezzo del prodotto finale, giustificando tale azione con un aumento della qualità percepita. Questo porterà nel lungo periodo, come prima descritto, una riduzione dei costi di produzione, dovuta alla migliore gestione delle materie prime.

Al verificarsi di tutto ciò, avremo la dimostrazione che si possono rendere molto più efficaci le leve di marketing e quindi si può migliorare l’efficienza dei costi. Tutti questi miglioramenti sono la chiave che spalanca il mercato e sono attribuibili all’utilizzo dei poteri del branding.

Le azioni prima descritte, servono sicuramente a migliorare la redditività di un prodotto di marca, e quindi di un marchio creativo, e sono spesso causa di cambiamenti nell’organizzazione aziendale, del passaggio di responsabilità da un manager ad un altro.

La ricerca della risorsa giusta che si impegnerà nell’aumento del profitto di un determinato prodotto fa parte del processo che porterà alla gestione creativa del marchio. Solo un buon product manager, con una visione completa della società e delle caratteristiche dei nuovi consumatori sarà in grado di ottenere buoni risultati con adeguate politiche di marketing. In conclusione, è la creatività il più importante fattore di differenziazione che distingue l’impresa dalla concorrenza.