Il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha commentato i dati Eurostat sugli stipendi dei dipendenti europei puntando l’attenzione su quello che lei ritiene l’aspetto fondamentale: la produttività. “Ecco il punto chiave – ha detto – per scardinare la situazione di stallo che si è venuta a creare in Italia, dove a fronte di salari bassi c’è un costo del lavoro eccessivamente elevato”.
Da New York dove ha presenziato a un incontro organizzato dall’Onu, il ministro è ancor apiù determinato a modificare la struttura del mercato del lavoro, perché “è arrivato a un punto molto basso di imparbarimento e impoverimento”. La riforma del governo punterà infatti a una nuova flessibilità dei lavoratori, soprattutto in entrata nelle aziende. “Ma va eliminata quella flessibilità che genera precarietà e quindi incide sullo sviluppo e sulla salute dei cittadini”.
Naturalmente non mancherà il confronto con le parti sociali e con Confindustria, in modo che la nuova normativa sia condivisa da un più ampio ventaglio possibile. “Ma se tale condivisione dovesse mancare, l’esecutivo andrà avanti per la sua strada con le riforme che ritiene più giuste, assumendosi le sue responsabilità di fronte agli italiani perché il governo non ha davanti solo Cgil, Cisl, Uil o Confindustria ma tutti i cittadini, che sono rappresentati dal Parlamento, ultima sede dove discutere di questi problemi e approvare o meno le modifiche alla legge”.
Da rivedere, secondo il ministro Fornero, anche gli ammortizzatori sociali anche se bisogna aver ben chiaro 2 punti: che non vanno stravolti e che non vanno cambiati in questo momento di crisi economica ma fra 4-5 anni, quando la tempesta sarà passata.
L’esecutivo punta poi ad altre riforme chiave: porre fine alla pratica delle cosiddette “dimissioni in bianco“, che molte aziende impongono ai dipendenti donna per poterle licenziare soprattutto a causa della maternità; fine della flessibilità del lavoro, che consenta a molte aziende di pagare sempre meno i propri dipendenti. “Perché con i salari bassi, non può esserci sviluppo né ripresa economica”.
Di ritorno dagli Stati Uniti, Elsa Fornero incontrerà prima il premier Mario Monti e poi, nella giornata di giovedì, i sindacati e i rappresentanti del mondo imprenditoriale e industriale per un ulteriore confronto. Durante questi appuntamenti, verranno anche valutate le indicazioni dell’Ocse che pura plaudendo alla nuova riforma del mercato del lavoro, auspica un “ammorbidimento della protezione del posto fisso”, che va letta come una necessità di fare una inziezone di flessibilità del settore, pur mantenendo e migliorando il “paracadute” di sicurezza per chi perde il lavoro.