Air Berlin, terza compagnia europea low cost, ha reso noto un piano di tagli che colpirà non solo i posti di lavoro ma anche gli stessi aeromobili. Il fine è quello di ottenere un risparmio di risorse fino a 400 milioni di euro entro il 2014.
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900 posti di lavoro andranno in fumo, mentre la flotta sarà ridotta da 170 a 142 velivoli. Queste sono le cifre del piano di ristrutturazione annunciato dalla compagnia aerea tedesca, necessario per tentare di risollevarsi dopo un quinquennio caratterizzato da bilanci in rosso.
I licenziamenti coinvolgeranno in primo luogo piloti e copiloti, in misura minore il personale di cabina e il personale di terra, così come gli addetti al settore amministrativo.
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Tra le rotte che il vettore tedesco renderà prioritarie compaiono le principali tratte della stessa Germania, ma anche quelle che coinvolgono Austria e Svizzera. Fuori dall’Europa Air Berlin mira invece a salvaguardare Maiorca.
La notizia ha portato all’incremento delle azioni di Air Berlin (si parla di uno 0,6 per cento a 1,70 euro), ma secondo le ultime indiscrezioni lo scoperto della compagnia aerea è tale da produrre un rosso di 350 milioni all’anno, tanto che solo nei primi nove mesi del 2012 avrebbe perso 102 milioni di euro.