La comunicazione riveste un ruolo fondamentale in tutti gli ambiti professionali, ma affinare le proprie abilità dialettiche diventa vitale per chi occupa una posizione di leadership.
=> Le parole chiave della leadership
Il confronto quotidiano con dipendenti, collaboratori, clienti, rende indispensabile lo sviluppo di spiccate doti comunicative: una conquista che passa anche attraverso l’abolizione di alcune frasi apparentemente innocue ma in realtà potenzialmente dannose per la propria autorità.
Quali sono le parole che un leader non dovrebbe mai pronunciare? Quali le risposte da evitare?
– “Non posso farlo“: se risolvere un problema è l’obiettivo primario di un leader (pensiamo, ad esempio, a un dirigente che deve rendere conto a un cliente), non bisognerebbe mai rispondere così a un quesito, sforzandosi invece di mostrarsi propositivi e certi di trovare una via d’uscita.
– “Non lo so“: fermo restando che anche un leader di successo può non avere una risposta seduta stante, è sempre meglio sottolineare la propria volontà di informarsi e trovare una soluzione.
– “Ho fatto tutto da solo“: un’affermazione di questo tipo sottolinea l’incapacità di un leader di riconoscere l’apporto del suo team, di riconoscere i meriti altrui e il contributo fondamentale dei collaboratori che certamente rappresentano sempre una risorsa fondamentale per raggiungere un obiettivo.
=> L’importanza della Thought Leadership