La tecnologia in accademia

di Chiara Basciano

9 Giugno 2015 12:00

Il comparto IT in ambito universitario deve affrontare sempre nuove sfide, per soddisfare il nuovo approccio manageriale.

Adesso che l’approccio manageriale è arrivato in ogni ambito la necessità di rivedere l’organizzazione generale comincia a farsi sentire. Arrivano allora i primi consigli di manager e CIO per rendere più attuali le diverse realtà.

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In particolare i risultati della survey condotta da Extreme Networks evidenzia le principali preoccupazioni dei CIO nei centri universitari di tutto il mondo. Uno dei temi centrali è certamente la quantità di risorse da destinare alla prevenzione o alla risoluzione di incidenti di servizio. Nel dettaglio risulta che il 71% degli intervistati investe molto sulla rete per evitare cali del servizio di rete. Il 53% investe nella larghezza di banda necessaria per  ad assicurare la continuità delle attività della propria organizzazione, mentre il 36% mostra preoccupazioni per le possibili interferenze che gli utenti WiFi potrebbero causare sulla rete wireless. Un 31% invece si preoccupa notevolmente di  controllare eventuali usi non appropriati di strumenti e applicazioni IT all’interno dell’organizzazione.

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In generale appaiono molto apprezzati gli strumenti di business intelligence. Il 67%, considera piuttosto utile l’uso di applicazioni analitiche di rete mentre solo il 9% degli intervistati non pensa di utilizzare applicazioni analitiche.

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La tecnologia investe anche il campo della didattica, utile per un approccio più facile e veloce. Un 73% manifesta un impiego moderato dei sistemi di e-learning, mentre un 11% degli stessi riconosce un uso intensivo dei servizi di insegnamento on-line nella propria organizzazione. Per questo il comparto IT deve affrontare nuove sfide, rendendo più fruibili i servizi anche agli studenti meno esperti.