Il managerial grid di Blake e Mouton

di Rosanna Marchegiani

2 Ottobre 2009 07:00

Il modello elaborato da Blake e Mounton individua cinque diversi stili di leadership che si differenziano per il diverso grado di interesse mostrato dal manager nei confronti di due elementi: la produttività dell'impresa e le persone che lo circondano

Robert Blake e Jane Mouton hanno elaborato uno dei più noti modelli utilizzati per analizzare gli stili di leadership: il managerial grid, o griglia manageriale, rinominato anche come leadership grid.

Il modello è costruito tenendo conto dell’attenzione che il manager presta alla produttività e alle persone e vuole dimostrare che esiste uno stile di leadership migliore degli altri. La griglia viene costruita disegnando degli assi cartesiani ed indicando:

  • sull’asse orizzontale, l’interesse alla produzione, inteso come ricerca dell’efficacia e dell’efficienza dell’organizzazione, l’orientamento al compito e al risultato;
  • sull’asse verticale, l’interesse alle persone, inteso come orientamento alle relazioni.

Per ognuna di queste due dimensioni viene attribuito un punteggio che va da 1 (scarso interesse) a 9 (alto interesse): pertanto ogni asse riporta i valori da 1 a 9 in modo da poter individuare 81 possibili combinazioni dell’interesse verso la produzione e verso le persone: ognuna di queste possibili combinazioni è contrassegnata con un numero e si va dalla coppia (1,1) – scarso interesse alla produzione e scarso interesse alle persone, alla coppia (9,9) – elevato interesse alla produzione e elevato interesse alle persone.

Il modello permette di individuare cinque stili di leadership, che corrispondono alle cinque principali combinazioni tra interesse alla produzione e alla persona:

  • stile lassista (1,1): scarsa attenzione alla produzione e alle persone. Il manager è pigro, disattento alle attività e al conseguimento dei risultati, ma anche ai bisogni delle persone: ovvero, il manager che nessuna azienda vorrebbe avere;
  • stile autoritario (9,1): elevata attenzione alla produzione e scarsa attenzione alle persone. Il manager è preoccupato soprattutto di conseguire dei risultati a discapito dell’attenzione alle persone: egli, in questo caso, è uno schiavista convinto che non ci si può preoccupare di raggiungere delle adeguate performance tenendo conto, al tempo stesso, dei bisogni degli individui;
  • stile metà strada (5,5): è questo il caso del manager che mostra un contemporaneo interesse sia per la produzione che per le persone che lo circondano, insomma un capo che certa una via di mezzo, un equilibrio, una sorta di compromesso;
  • stile partecipativo (1,9): scarso interesse per la produzione e elevato interesse per le persone. Il manager, in questo caso, è interessato soprattutto ai bisogni dei suoi collaboratori, mentre non presta un sufficiente interesse ai risultati: è questo un capo poco realista;
  • stile team (9,9): elevato interesse alla produzione e elevato interesse alle persone: come dire, il manager ideale che tutte le aziende vorrebbero.