«Il perdurare della crisi ha avuto importanti riflessi all’interno delle organizzazioni aziendali soprattutto per quanto riguarda nuovi valori e nuove modalità nel rapportarsi con le persone. Da qui, la necessità dei responsabili HR di affrontare nuove esigenze e rimodellare disegni e modelli relazionali.
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Ecco quindi l’importanza sempre maggiore del motivare i dipendenti con argomenti e strategie che vanno oltre la retribuzione; creare una fidelizzazione importante dei talenti migliori; gestire le competenze e l’esperienza dei senior; prestare attenzione a una corretta pianificazione delle carriere, seguendo il principio che un ambiente di lavoro ottimale è un elemento competitivo in grado di favorire la crescita non solo professionale, ma anche personale e umana delle persone, e questo si traduce, a sua volta, in potenzialità di sviluppo e crescita anche a livello aziendale», con queste parole Alessio Tanganelli, Country manager Italia di Top Employers Institute, spiega la crescente attenzione nei confronti dell’engagement che è stata messa in evidenza proprio da Top Employers.
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Una loro ricerca dimostra come le cinque priorità aziendali siano, in ordine di importanza: engagement, cambiamento culturale e organizzativo, gestione del talento, sviluppo della leadership, apprendimento e sviluppo. La ricerca inoltre mette in evidenza come l’attenzione nei confronti della carriera riguardi ora tutti i diversi livelli, mentre prima era una caratteristica delle posizioni più alte. Lo sviluppo dell’engagement va di pari passo con la comunicazione aziendale, sono sempre di più, infatti, le aziende attenta a far conoscere i loro valori e a comunicarli nel giusto modo. Il modello etico entra a far parte di ogni categoria, aiutando uno sviluppo armonico delle aziende.
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