Videogiochi in ufficio: ecco perché permetterli

di Floriana Giambarresi

21 Luglio 2014 14:00

I videogiochi in ufficio rappresentano una buona strategia utile a rendere i dipendenti più produttivi o no? Ecco una guida per manager.

I manager potrebbero considerare l’implementazione in ufficio di un’area dedicata ai videogiochi poiché offrono diversi vantaggi nel rendere i dipendenti più produttivi, soprattutto quelli che lavorano per aziende tech.

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Per iniziare, è bene non trascurare l’aspetto sociale del gioco durante il lavoro: i videogiochi riuniscono le persone che solitamente non interagiscono naturalmente, ma anche le persone che lavorano regolarmente insieme. Meglio optare su giochi di gruppo, come ad esempio sfide a Mortal Kombat, sessioni di gioco col Nintendo Wii e altri titoli con forte connotazione social.

I videogiochi esercitano la mente, offrono infatti non solo un modo per svagarsi ma anche degli stimoli mentali che spesso interpretiamo come una semplice pausa dal lavoro frenetico e dagli impegni di tutti i giorni. I giochi possono nello specifico esercitare il vostro cervello o anche migliorare la vostra acutezza mentale, soprattutto quelli di strategia in tempo reale (come StarCraft II), e soprattutto il processo decisionale in tempo reale

A parte i valori terapeutici, sociali e cognitivi, alcuni giochi possono aiutare i dipendenti a formarsi per il mondo del business. Ad esempio, quando si tratta di accolazione delle risorse, cosa succederebbe se i minerali gestiti in StarCraft II fossero euro reali? Cosa succederebbe se gli avversari in multiplayer fossero invece dei veri concorrenti nel mondo reale? Per questo motivo, i videogiochi sono molto utili nel problem solving. 

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