Lavoro e obesità: rischi e svantaggi

di Teresa Barone

22 Maggio 2015 09:00

Prevenire l?obesità sul lavoro per prolungare la vita professionale: i rischi illustrati nel report ADAPT.

Sono oltre 1,9 miliardi le persone in sovrappeso stimate a livello mondiale, delle quali 600mila sono considerati obesi: sono le cifre rese note dal report “Obesity and Overweight” della World Health Organization, diffuso lo scorso gennaio, ripresi all’interno del recente Working Paper ADAPT (Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle Relazioni industriali) stilato da Francesca Sperotti.

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Una panoramica sugli studi più recenti in materia e una puntuale analisi delle ripercussioni che l’aumento del numero di obesi potrebbe avere anche in ambito lavorativo.

Il rapporto “Prevenire l’obesità sul luogo di lavoro: un requisito essenziale per allungare la vita lavorativa” mette in evidenza come obesità e sovrappeso rappresentino problematiche in grado di attivare una serie di “sfide per il mercato del lavoro”, soprattutto se si pensa alle recenti riforme che hanno spinto in avanti l’età della pensione, una decisione che richiama la necessità di garantire lo stato di salute dei lavoratori. 

«Il problema dell’obesità deve essere dunque affrontato non solo come una questione di salute pubblica ma come un fenomeno economico e segnatamente del mercato del lavoro.»

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Come si legge sul Bollettino ADAPT, infatti, un aumento del numero dei lavoratori in forte sovrappeso farebbe lievitare i costi diretti legati alle spese mediche, riducendo nel contempo la produttività e aumentando l’assenteismo e presentismo, senza considerare l’incremento del rischio di incidenti sul posto di lavoro