Memoria umana o virtuale? Rischio digital amnesia

di Teresa Barone

11 Aprile 2016 09:00

Ricordare o affidarsi alle note digitali per salvare informazioni importanti? Vantaggi e svantaggi secondo un?indagine Kaspersky Lab.

Quanto facciamo affidamento sui dispositivi digitali per tenere traccia di informazioni importanti e prendere appunti? Molto, secondo quanto si evince da un report steso da Kaspersky Lab, sebbene archiviazione digitale e capacità di comprensione e rielaborazione debbano essere sempre complementari.

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La pretesa di riuscire a scrivere sulla tastiera e ascoltare contemporaneamente quanto detto a voce, infatti, può condurre direttamente alla Digital amnesia, vale a dire a dimenticare le informazioni annotate sul pc o sul tablet, con il rischio di perderle definitivamente in caso di malfunzionamento o di compromissione.

Il 44% degli intervistati, ad esempio, ha sottolineato il timore di perdere alcuni dati fondamentali relativi alla componente emozionale che non possono essere annotati digitalmente, sebbene questa possibilità consenta la condivisione delle informazioni raccolte.

Come afferma Morten Lehn, general manager di Kaspersky Lab Italia, è fondamentale integrare la propria capacità di ascolto e comprensione con le i vantaggi di archiviazione offerti dalla tecnologia:

«La digital amnesia al lavoro è un rischio, ma anche un’opportunità. Ci ricorda, infatti, che i dispositivi e le persone lavorano meglio in collaborazione, i primi registrando i fatti, gli altri i sentimenti che danno loro senso. Proteggere tutti i dispositivi usati a supporto della memoria e della comprensione dovrebbe essere, quindi, una priorità per le aziende di tutte le dimensioni e di tutti i settori.»