Testare le abilità tecniche durante un colloquio di lavoro è determinante, tuttavia anche verificare il possesso di alcune competenze trasversali svolge un ruolo fondamentale.
=> Non solo CV: quanto contano le soft skills?
Quali domande porre al candidato per valutare soft skills come l’attitudine al lavoro di squadra e la stessa empatia? Tra i vari quesiti che il selezionatore pone nel corso del colloquio, alcuni sono in grado di svelare il livello di autostima e consapevolezza di sé del potenziale dipendente, così come individuare un approccio ottimistico ed eventuali capacità di problem solving.
Una domanda con elevato potenziale rivelatore si riferisce al racconto di un’esperienza caratterizzata dal lavoro di gruppo, quesito che dà la possibilità di individuare limiti e potenzialità: diffidare dal candidato che sostiene di aver salvato – con il suo intervento – un team del tutto incapace di portare a termine un progetto, mentre è da apprezzare il resoconto incentrato sui meriti di tutti, sui contributi di ciascun membro e sul dettaglio dell’evolversi del pensiero creativo proprio grazie al team.
Anche chiedere al candidato di illustrare un episodio lavorativo in cui ha avuto bisogno di chiedere aiuto. La presunzione dimostrata dal potenziale neo-assunto che sostiene di non aver mai avuto questa necessità rappresenta un segnale importante di cui tenere conto per escluderlo dalla selezione, mentre da apprezzare è l’ammissione di un errore personale e il racconto di come, proprio grazie alla richiesta di sostegno, la criticità è stata risolta.