Aiutare dipendenti insoddisfatti

di Chiara Basciano

10 Aprile 2017 11:00

Consigli da Cornerstone OnDemand per affrontare i dipendenti che influiscono negativamente sul lavoro di squadra.

Monitorare l’ambiente di lavoro è importante per riuscire a tenere sotto controllo eventuali malcontenti. Il settore delle risorse umane e il manager alla guida dell’azienda dovrebbero essere capaci di sapere sempre cosa pensano i dipendenti, in modo da garantirne una serenità lavorativa.

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Secondo uno studio condotto da Cornerstone OnDemand su un gruppo di venti persone anche solo una insoddisfatta contribuisce ad un aumento delle dimissioni, arrivando anche al 54% delle stesse. Ed è sempre Cornerstone OnDemand, attraverso le parole del suo Product Marketing Manager, Geoffroy de Lestrange, a spiegare come prendere di petto una situazione del genere.

Prima di tutto è necessario non sminuire questo tipo di problema, come spiega de Lestrange «Spesso, le persone che si lamentano sembrano essere talentuose e produttive. Ma solamente in apparenza. Queste persone non perdono mai l’occasione per lamentarsi e criticare gli altri, ma cercano in tutti i modi di nasconderlo ai propri superiori. È importante, quindi, prestare attenzione anche ai più piccoli segnali e ascoltare sempre i propri collaboratori per poter agire il prima possibile e con estrema efficacia».

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Bisogna poi identificare il problema, cercando di riconoscere ogni piccolo segnale che porti all’insoddisfazione. Le lamentele non possono che influire negativamente sull’ambiente di lavoro, ma capire perché si stanno verificando è essenziale per combatterle. Ciò porta al terzo consiglio, cioè favorire il dialogo. Mostrarsi pronti ad aiutare il cattivo dipendente, venendo incontro alla sue esigenze e cercando di capire cosa lo rende così insoddisfatto.

A volte piccole soluzioni possono bastare, come indica de Lestrange «un cambiamento nella postazione di lavoro, il coinvolgimento in altri progetti, un alleggerimento del carico di lavoro, una migliore suddivisione dei compiti, un appuntamento con le risorse umane per prendere in considerazione l’inserimento in un percorso formativo o, ancora, la concessione del supporto di un profilo junior che è appena entrato in azienda».

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Infine, una volta messe in atto queste soluzioni, bisogna controllare sempre l’andamento, verificando che il dipendente cambi atteggiamento e che la strada intrapresa sia davvero positiva.

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