Risolvere i conflitti sul lavoro

di Teresa Barone

3 Maggio 2017 15:00

Come agire e cosa non fare per placare i conflitti tra i dipendenti.

Ostilità e conflitti in ambito lavorativo possono compromettere la qualità del lavoro e la serenità di tutti i dipendenti, anche se non sono direttamente coinvolti nei contrasti. Spegnere una polemica sul nascere è determinante per evitare conseguenze spiacevoli e per garantire la salute generale del business.

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Quali sono gli strumenti e le risorse a disposizione dei manager? Per comprendere l’origine del conflitto è indispensabile conferire individualmente con le parti coinvolte, ascoltandone le ragioni ma rimanendo neutrale. Da queste conversazioni dovrà infatti emergere una situazione o un comportamento che innesca il conflitto, punto di partenza per trovare un accordo.

Ogni disputa può essere risolta trovando un compromesso costruttivo, individuare una via di mezzo per accordare le parti e ripristinare una “convivenza” pacifica e successivamente stabilire un piano d’azione che porti a una risoluzione, facendo in modo che i dipendenti coinvolti abbiano il controllo della situazione e possano gestire le loro reazioni.

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Questo è un passaggio importante, infatti stabilire regole ferree da applicare senza trovare un’intesa potrebbe rivelarsi controproducente e impedire una collaborazione tra i “litiganti”, destinati a lavorare male se affiancati.

Infine, proprio per coinvolgere i collaboratori è importante illustrare loro il piano d’azione stabilito e raccogliere un feedback, concedendo fiducia e allo stesso tempo aumentando le chance di successo.

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