Al primo posto c’è il numero uno di Oracle, nonchè vincitore della Coppa America, Larry Ellison. Seguono Barry Diller, di Iac, Interactive ed Expedia.com e Ray Irani, di Occidental Petroleum, mentre Steve Jobs è “solo” quarto. È la classifica dei manager più pagati del decennio compilata dal Wall Street Journal. Ma uno dei dati forse più eclatanti non riguarda il podio, bensì la disparità, rilevata dallo stesso organo di stampa americano, che emerge in alcuni casi fra i compensi dei Ceo e il valore creato per gli azionisti.
Basta dire che all’undicesimo posto c’è nientemeno che l’ex amministratore delegato di Lehman Brothers, la banca d’affari il cui fallimento ha mandato in tilt il sistema finanziario dell’intero pianeta.
Fra i 25 top manager più pagati d’America dal 1999 al 2009 ce ne sono quattro del settore finanziario: Richard Fairbank di Capital One Financial, al quinto posto con 569 milioni di dollari, Angelo Mozilo di Countrywide Financial, al sesto posto con 528,6 milioni di dollari, quindi Richard Fuld, l’ex numero uno di Lehman Brothers, che come detto si classifica all’11esimo posto, e che ha incassato la bellezza di 457 milioni di dollari e infine Sandy Weill di Citigroup, banca salvata da intervento pubblico, 19esimo con 361 milioni di dollari.
Larry Ellison, il primo in classifica, ha incassato 1,84 miliardi di dollari, e il valore delle azioni della compagnia nel periodo in questione è praticamente triplicato. Dal punto della performance, spicca Steve Jobs, che ha incassato circa 748 milioni, ma ha dato parecchie soddisfazioni agli azionisti visto che nel decennio i titoli di Apple hanno aumentato di circa 12 volte il loro valore.
In genere, comunque, «solo alcuni degli ad più pagati sono riusciti a ottenere gli stessi successi per gli azionisti», sottolinea lo stesso Wsj. Nemmeno il fatto che spesso la maggioranza dei guadagni dei top manager sia sotto forma di stock options (era, per esempio, il caso di Lehman) risulta una garanzia dal punto di vista del rapporto con le performance, anche perché tutto dipende dal momento in cui le opzioni vengono esercitate.
Da sottolineare il fatto che la recente riforma finanziaria del presidente americano Barack Obama affronta la questione, prevedendo che gli azionisti possano votare, seppur in forma che non è vincolante, su stipendi e premi riconosciuti al management.
Tornando alla classifica, lo stesso quotidiano finanziario sottolinea che nella top 25 mancano alcuni dei più ricchi e famosi dirigenti americani, come Bill Gates e Warren Buffett, il primo perchè ha lasciato la guida dell’azienda, il secondo perché riceve un compenso solo nominale.
Analizzando un po’ più nel dettaglio i dati della graduatoria, oltre a Ellison l’unico ad aver superato il miliardo di dollari è il secondo classificato, Barry Miller, a quota 1,14 miliardi, mentre Ray Irani di Occidental Petroleum ha guadagnato 857 milioni.
L’ultimo classificato è Aubrey McClandon, di Chesapeake Energy, con 331 milioni di dollari. Nella top 25 non c’è nessuna donna.