Licanziata in tronco. Con una telefonata. Carol Bartz è stata sollevata dall’incarico di Ceo di Yahoo. Al suo posto, è stato nominato ad interim il Cfo, Tim Morse. Un avvicendamento dunque che non solo è stato velocissimo, ma che evidentemente è stato deciso con una certa fretta, visto che ancora non c’è un sostituto definitivo sulla poltrona più alta di uno dei più importanti motori di ricerca del mondo. A gettare altra acqua sul fuoco di un giro di poltrone clamoroso, il fatto che la borsa abbia vistosamente festeggiato, con il titolo che è balzato del 4%.
Carol Bartz è rimasta alla guida di Yahoo per poco più di due anni. Quando è arrivata, il leader di mercato era già Google, ma sono in molti in queste ore a sottolineare come in realtà Mountain View, anche in questi ultimi anni, abbia continuato a guadagnare posizioni rispetto al rivale. Yahoo non solo non è riuscito a insidiare il primato di Google, ma ha anche perso terreno rispetto all’altro gigante emergente del web, Facebook. Fra l’altro, la Bartz ha più volte dato l’impressione di sottovalutare l’ascesa del social network di Mark Zuckberger, al punto che la società in questi anni non si è mossa sul fronte dei social network. Cosa che invece, pur con tutte le note difficoltà, ha ad esermpio fatto Google lanciando Google+.
Probabilmente tutte queste considerazioni hanno portato l’azienda alla decisione di porre fine all’incarico della Ceo. Fra l’altro, i corsi di mercato degli ultimi tempi non sono stati brillantissimi rispetto al settore di appartenenza. Le quotazioni di Yahoo dal 2009 sono rimaste sostanzialmente stabili, in un periodo in cui il Nasdaq ha guadagnato il 60%.
La mission che era stata affidata a Carol Bartz nel gennaio 2009 era quella di rilanciare l’azienda, ed evidentemente i risultati non sono stati soddisfacenti. La Ceo ha ricevuto la comunicazione con una telefonata da parte del presidente, Roy Bostock.
E ora si apre il capitolo dell’avvicendamento, perchè per ammissione della stessa società quello di Morse è un incarico ad interim. Si è liberata l’interessante poltrona di un gigante della Silicon Valley, e una situazione del genere non può non provocare una serie di interrogativi. Non mancano le voci secondo cui in vista potrebbe esserci una vendita, oppure la cessione di alcuni rami d’azienda, ad esempio quelli asiatici. In questo senso il fatto di avere al timone il direttore finanziario potrebbe essere indicativo. Ma, al momento, si tratta solo di speculazioni, per di più prevedibili in una situazione del genere.
La certezza è che in casa Yahoo qualcosa bolle in pentola, c’è stato un avvicendamento clamoroso e repentino al vertice e in vista potrebbero esserci nuovi piani per recuperare il terreno perduto nei confronti dei competitor.