Assinform: IT in crisi, crollo del -9%

di Noemi Ricci

30 Settembre 2009 09:00

In crisi il settore IT che fa registrare nel primo semestre 2009 un calo del -9%, che unito al -2,5% porta il settore Ict ad una contrazione torale del -4,5%, questo quanto emerge dall'ultimo rapporto Assinform

In inesorabile calo il settore Information Technology italiano, che nel primo semestre 2009 ha fatto registrare un -9%, per effetto di una crisi che rischia di portare alla perdita di 20.000 posti di lavoro entro fine anno.

Un crollo nella domanda IT che non ha lasciato indenne nessuno dei comparti: -15,7% per l’Hardware, -4,1% per il Software e -7,3% per i Servizi.

Questi gli allarmanti dati emersi dal Rapporto Assinform sull’ICT in Italia presentato a Milano.

Una situazione così nera nell’IT non si viveva dal 1991.«Il quadro è allarmante: fotografa un paese che sembra stia decisamente rinunciando a investire in innovazione e, di fronte alla crisi, ripiega su se stesso» questo il commento del presidente di Assinform Paolo Angelucci .

Male anche il settore delle Telecomunicazioni, con un calo del -2,5% rispetto al primo semestre 2008 e un totale di 21.205 milioni. Ne risulta una contrazione del mercato aggregato ICT (Informatica e Tlc) nel primo semestre 2009 del -4,5% (era del -0,6% nel primo semestre 2008) per un totale di 30.347 milioni di euro.

Assiform proprone dunque sei possibili iniziative da attuare nel breve periodo per limitare i danni di questa crisi economica.

Prima di tutto gli istituti bancari dovrebbero aiutare le imprese a mantenere l’occupazione e rafforzare il credito all’innovazione mediante finanziamenti per lo sviluppo di nuovi progetti IT.

Sono poi necessari interventi da parte delle istituzioni a costo zero, accelerando la spesa pubblica già stanziata e migliorando l’utilizzo delle risorse già disponibili per la formazione.

Bisogna inoltre prestare particolare attenzione agli inoccupati e più in generale al capitale umano: «il maggior patrimonio del settore e la cui preparazione richiede notevole impegno di tempo e costi».

Le istituzioni dovrebbero inoltre attuare interventi a basso impatto per le finanze pubbliche. Due le proposte: l’introduzione di incentivi alla rottamazione di vecchi software e il finanziamento del progetto IT di Industria 2015.