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Regole Covid fino al 30 aprile, riaprono le seconde case

di Anna Fabi

Pubblicato 9 Aprile 2021
Aggiornato 19:50

Le regole Covid fino al 30 aprile consentono non solo le riaperture delle scuole ma anche delle seconde case con poche eccezioni, ecco le Regioni aperte.

Le regole Covid in vigore dal 7 al 30 aprile (decreto 44/2021) aprile prevedono, come uniche novità, la riapertura delle scuole fino alla prima media anche nelle regioni rosse e la possibilità di nelle seconde case anche partendo dalle zone rosse, compatibilmente con eventuali ordinanze locali più restrittive (ma quasi tutti i divieti stabiliti per Pasqua sono decaduti). Tornano raggiungibili le seconde case in Campania, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Resta fino all’11 aprile il divieto per la Toscana, al 12 aprile in Val d’Aosta, fino al 30 aprile per l’Alto Adige. Resta negli altri casi il divieto di spostamenti fra Regioni ma sono possibili i viaggi all’estero, limitatamente ai paesi in cui ci si può spostare per turismo, con obblighi di tampone e quarantena e fino al 30 aprile con ulteriore quarantena di cinque giorni per chi torna da destinazioni UE.

Per il resto, Italia fino al 30 aprile interamente in zona rossa o arancione (sono sospese le zone gialle e per ora non ci sono Regioni in fascia bianca) mentre potrebbero cambiare colore passando in fascia arancione (ma tutto dipende dai dati) Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia e Toscana.

Regole Covid dal 7 al 30 aprile

In ogni Regione si applicano le regole su spostamenti e attività economiche previste dalla fascia di appartenenza, che però può essere solo rossa o arancione.

  • Zona arancione: coprifuoco dalle 22 alle 5, non si può uscire dal proprio Comune se non per ragioni di lavoro, salute o necessità, sono consentite le visite a amici e parenti una volta sola al giorno, in un massimo di due persone. Nei comuni  fino a 5mila abitanti, è possibile uscire dal Comune, muovendosi in un raggio di 30 km, e senza andare nei capoluoghi. Scuole in presenza fino alla terza media, e dal 50 al 75% nelle superiori. Negozi aperti, stop al servizio al tavolo per bar e ristoranti, che possono fare solo asporto (fino alle 18 bar, birrerie e pub, fino alle 22 gli altri esercizi, comprese le enoteche), e consegne a domicilio.
  • Zona rossa: spostamenti limitati anche all’interno del Comune, solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Niente visite a parenti o amici. Scuole in presenza fino alla prima media, didattica a distanza nelle seconde e terze medie e alle superiori. Aperti solo i negozi che vendono generi essenziali, identificati nell’allegato 23 al DPCM 2 marzo 2021 (fra gli altri, alimentari, farmacie e parafarmacie, tabaccai, edicole). Chiusi barbieri e parrucchieri.

=> Mappa Covid: le Regioni rosse e arancioni dopo Pasqua

Seconde case

Come detto, è invece permesso, sia nelle zone rosse che in quelle arancioni, andare nelle seconde case. I paletti: il titolo abilitativo doveva già essere tale al 14 gennaio 2021, nella seconda casa possono andare solo gli appartenenti al nucleo familiare. Ci sono però restrizioni previste da ordinanze Regionali. Nella maggioranza dei casi, le Regioni che avevano chiuso l’accesso alle seconde case per il fine settimana di Pasqua hanno riaperto.

  • raggiungibili da subito le seconde case in Campania, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna.
  • raggiungibili dal 12 aprile quelle in Toscana.
  • raggiungibili dal 13 aprile quelle in Val d’Aosta.
  • raggiungibili dal 30 aprile in Alto Adige.

=> Restrizioni Covid: guida alle zone rosse e arancioni

Sono consentiti i viaggi all’estero ma sono prorogate fino al 30 aprile le misure di sicurezza già previste per Pasqua. C’è una specifica ordinanza del ministero della Salute, in base alla quale chi torna dalle destinazioni europee – oltre al consueto tampone nelle ultime 48 ore prima dell’arrivo – deve fare 5 giorni di quarantena e un secondo tampone. La misura è estesa anche ad Austria (che prima prevedeva 14 giorni), Regno Unito, Irlanda del Nord, Israele.

Oltre a quelli appena citati, si applica quindi (come nella settimana precedente) a Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco. Chi torna da altre destinazioni in cui è possibile recarsi per turismo, come gli Stati Uniti, deve fare 14 giorni di quarantena.

Resta la possibilità di spostarsi fra Comuni e anche fra Regioni per andare in aeroporto o in stazione per andare all’estero.