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Restrizioni Covid: guida alle zone rosse e arancioni

di Anna Fabi

17 Marzo 2021 09:00

Regole a confronto su spostamenti, negozi, bar e ristoranti nelle zone rosse e arancioni, con l'eccezione dei giorni di Pasqua.

Fino al  6 aprile, con l’eccezione della Sardegna, le Regioni italiane saranno sempre in zona rossa o arancione, mentre quelle gialle restano sospese fino a dopo Pasqua: le restrizioni tra le due macro-zone riguardano spostamenti e attività economiche. A cui si aggiungono le nuove limitazioni del Decreto Covid. Di seguito una guida alle regole – le norme temporanee dell’ultimo decreto del Governo (dl 30/2021) si integrano con quelle generali del Dpcm 2 marzo 2021 sulle fasce cromatiche – armonizzando quelle nazionali con le ordinanze locali. Tra l’altro, la sospensione temporanea delle regole applicabili in fascia gialla (nelle cui Regioni si applicheranno le regole della fascia arancione fino al 6 aprile) comporta automaticamente lo stop agli spostamenti fra Regioni in tutta Italia (con l’eccezione della Sardegna). Non solo: ci sono ulteriori regole temporanee che valgono per le sole giornate del 3, 4 e 5 aprile (le vacanze di Pasqua 2021).

Vediamo quindi nel dettaglio le norme anti Covid applicabili fino al 6 aprile (con l’eccezione dei tre giorni di ponte pasquale), abbinata alla mappa delle Regioni.

Zona arancione

A questa fascia appartengono, fino al 21 marzo, le seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria.

Spostamenti

  • Coprifuoco dalle 22 alle 5: all’interno di questo orario, gli spostamenti all’interno del proprio comune sono liberi (non è richiesta autocertificazione), se si esce dai confini locali serve l’autocertificazione; fanno eccezione i comuni sotto i 5mila abitanti, dai quali si può uscire in un raggio di 30 km ma senza raggiungere le città capoluogo.
  • Visite a parenti e amici: consentite all’interno del proprio Comune dalle 5 alle 22, in massimo di due persone (non calcolando i conviventi con meno di 14 anni o non autosufficienti).
  • Seconde case: il rientro nelle seconde case è consentito anche fuori dal proprio Comune o Regione, ma con specifiche regole, ossia si può fare il tragitto casa lavoro da e verso la seconda casa attraversando confini comunali e regionali, ma nella seconda casa può andare solo il nucleo familiare ed il titolo abilitativo doveva già sussistere lo scorso 14 gennaio.

Scuola

Funzionano in presenza asili nido e scuole materne, elementari, e medie. Superiori con didattica in presenza per almeno il 50% degli studenti fino a un massimo del 75%. Attenzione: le Regioni possono prevedere ulteriori restrizioni, istituendo l’obbligo di DAD in territorio ad alto rischio contagio. Quindi, bisogna sempre consultare i portali della propria Regione e Comune di appartenenza per conoscere le regole. In ogni caso, i diversi istituti comunicano tutto alle famiglie. Infine, le università decidono quali attività fare in presenza e quali a distanza in accordo con le Regioni.

Negozi

Sono tutti aperti, senza distinzioni o limitazioni. Attenzione: nei festivi e prefestivi, sono chiusi centri commerciali e mercati (con l’eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, alimentari, prodotti agricoli, fiorai, tabacchi, edicole e librerie). Quindi, queste attività essenziali funzionano anche nei mercati e centri commerciali. Per tutti i negozi, sono previste specifiche regole di sicurezza anti Covid da seguire, consultabili negli allegati al Dpcm 2 marzo. Le varie associazioni di categoria forniscono in questo senso utili guide e materiali (come le locandine da appendere).

Bar e ristoranti

Non possono fare servizio al tavolo. Sono consentiti il take away e le consegne a domicilio, con i seguenti orari:

  • asporto dalle 5 alle 22, tranne che per bar, pub, birrerie e locali con codice Ateco 56.3, che devono terminare alle 18.
  • delivery: senza limiti di orario.

Attività professionali e imprese

Possono funzionare regolarmente, nel rispetto dei protocolli anti Covid allegati al Dpcm  2 marzo.

Zone rosse

Sono in zona rossa la maggioranza delle Regioni italiane, ovvero Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia e Veneto. Tutte queste Regioni, tranne Campania e Molise, restano sicuramente in zona rossa fino al 28 marzo. Le altre due potrebbero cambiare colore lunedì 22 marzo.

Le differenze con la zona arancione: sono vietati anche gli spostamenti all’interno del proprio Comune tranne che per motivi di lavoro, salute, necessità. Sono chiusi i negozi tranne le attività essenziali (elencate nell’allegato 23 del Decreto del 12 marzo). Sono chiuse le attività in presenza in tutte le scuole e università. Ricordiamo che fra i negozi essenziali non sono più previsti parrucchieri e barbieri, che quindi nelle zone rosse sono chiusi. Vediamo nel dettaglio.

Spostamenti

Sono consentiti solo per motivi di salute, lavoro o necessità, a qualsiasi ora e anche all’interno del proprio Comune.

  • attività motoria: si può fare attività motoria all’aperto, in prossimità della propria abitazione e in forma individuale.
  • Attività sportiva individuale: dalle 5 alle 22 solo all’aperto, anche fuori dal proprio Comune ma solo se lo spostamento è funzionale all’attività sportiva (corsa, bicicletta) e si fa poi rientro nel proprio Comune.
  • Visite a parenti e amici: non si possono fare fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile.
  • Seconde case: stesse regole delle zone arancioni, quindi si può fare rientro nella seconda casa, anche se fuori Regione.

Scuole

In tutte le scuole di ogni e grado e nelle università si fa solo didattica a distanza.

Negozi

Sono aperte solo le attività essenziali, elencate nell’allegato 23 del decreto 12 marzo, che non comprendono più parrucchieri e barbieri o centri estetici. Eccole:

  • Alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici Ateco: 47.2), inclusi gli esercizi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione.
  • Farmacie e parafarmacie
  • Edicole
  • Esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari).
  • Prodotti surgelati.
  • Computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici.
  • Carburante per autotrazione in esercizi specializzati.
  • Apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (.ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4).
  • Ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione (incluse ceramiche e piastrelle) in esercizi specializzati.
  • Articoli igienico-sanitari.
  • Macchine, attrezzature giardinaggio specializzati.
  • Libri in esercizi specializzati.
  • Cartoleria e forniture per ufficio.
  • Abbigliamento e calzature per bambini e neonati.
  • Biancheria personale.
  • Articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero.
  • Autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori.
  • Giochi e giocattoli in esercizi specializzati.
  • Articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati.
  • Profumerie e erboristerie.
  • Fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti.
  • Animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati.
  • Materiale per ottica e fotografia.
  • Combustibile per uso domestico e per riscaldamento.
  • Saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini.
  • Articoli funerari e cimiteriali.
  • Commercio al dettaglio ambulante di: prodotti alimentari e bevande; ortofrutticoli; ittici; carne; fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati.
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono.
  • Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici.

Bar e ristoranti

Stesse regole delle zone arancioni.

Attività professionali e imprese

Stesse regole delle zone arancioni.

Giorni di Pasqua

Come detto, il 3, 4 e 5 aprile ci sono norme Anti Covid diverse. In queste tre giornate di festività pasquali, l’Italia è tutta in zona rossa (sempre con l’eccezione della Sardegna). Quindi, si applicano le misure delle zone rosse con l’unica eccezione rappresentata dalle visite a parenti e amici, che sono consentite una volta sola al giorno, in un massimo di due persone, dalle 5 alle 22, all’interno della Regione.

Distanziamento

In base alle nuove indicazioni dell’ISS, diffuse il  misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione anti-COVID-19, si consiglia di aumentare fino a 2 metri il distanziamento al tavolo mentre si mangia o comunque se si sta senza mascherina.