Buoni pasto: serve normativa specifica

di Noemi Ricci

Pubblicato 27 Luglio 2011
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:45

I buoni pasto sono stati recentemente al centro di differenti dibattiti sulla stampa, soprattutto in relazione alla mancanza di una normativa specifica capace di risolvere le criticità sollevate a questa tipologia di pagamento.
La situazione sembra aver preso la strada della risoluzione, come evidenzia la dottoressa Graziella Gavezotti, Presidente e Amministratore Delegato di Edenred Italia, leader in Italia nel settore dei buoni pasto con il marchio “Ticket Restaurant“, che sottolinea l’apprezzamento verso le istituzioni intervenute nel dibattito.

In particolare ci si augura che “l’intervento dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici possa stimolare il Parlamento all’approvazione di una normativa di settore che sia cogente e a salvaguardia di tutti”, soprattutto ora che le principali società emettitrici e le associazioni rappresentative degli esercizi pubblici hanno espresso i loro i contributi e le proposte per una normativa adeguata.

L’obiettivo è quello di rilanciare l’utilizzo di questo strumento, contestualmente offrendo meccanismi di rimborso che diano tempi certi agli esercenti.

Intanto proprio Edenred continua a sviluppare nel contesto dei buoni pasto nuove tecnologie, come il nuovo strumento del carnet elettronico, una carta a micro-chip che sostituisce il  tradizionale buono pasto cartaceo garantendo pagamenti assicurati agli esercenti e la tracciabilità di tutta la filiera di servizio e dematerializzazione della logistica.