È di oggi la comunicazione ufficiale che l’Antitrust Ue ha avviato in Europa una serie di controlli a tappeto volti a verificare presunte irregolarità di mercato nei settori Chip e Smart Card, tali da produrre condizioni di monopolio.
I primi controlli risalgono allo scorso ottobre 2008, attraverso perquisizioni capillari nelle sedi di aziende produttrici di chip per le smart card, con l’ausilio delle Antitrust nazionali che stanno supportando la Commissione Ue nell’inchiesta.
«La Commissione europea conferma che il 21 ottobre 2008 funzionari Antitrust hanno compiuto ispezioni non preannunciate presso gli immobili di numerosi produttori di chip per smart card in molti Stati membri», ha infatti specificato la nota stampa diramata da Bruxelles.
Le irregolarità? Cartello dei prezzi, ripartizione dei clienti e scambio di informazioni commerciali sensibili.
Ancora non è possibile conoscere i nomi delle aziende indagate, visto che le indagini sono ancora in corso, tuttavia si teme un terremoto di mercato se “grossi nomi” dovessero finire nella bufera dello scandalo.
Non resta che attendere la valutazione delle “prove” raccolte ed ora al vaglio del commissario Ue alla concorrenza, Neelie Kroes.
Se davvero si dovvessero confermare le presunte irregolarità, si getterebbe nuova luce sulle dinamiche dei un mercato così vivace in Europa, e che inevitabilmente si ripercuoterebbero sui prezzi per l’utente finale.
Di fatto, «la Commissione ha ragione di sospettare che le società coinvolte nell’indagine possano aver violato le regole del trattato Ue che proibiscono pratiche come quelle del prezzo fisso, della ripartizione tra le varie compagnie della clientela e dello scambio di informazioni commerciali sensibili» limitando la libera concorrenza e ostacolando quindi la definizione di prezzi e condizioni di servizio più favorevoli per gli utenti finali.