Tasse locali a +7,2% nel 2011: serve un Garante!

di Noemi Ricci

13 Dicembre 2010 11:30

Nel 2011 in Italia le tasse locali cresceranno del 7,2% (+3,6% i tributi statali): lo rivela uno studio Associazione Contribuenti Italiani, che denuncia la mancanza di un Garante.

Tasse, ossia dolori crescenti per i contribuenti italiani: la pressione tributaria in Italia, tra le più alte in Europa, pesa gravemente sulle finanze e sulla crescita delle Pmi del Paese, e lo farà ancor più nel 2011, quando è previsto un incremento delle imposte sia a livello locale che statale. Le tasse locali segneranno +7,2%, (da 111,8 a 119,9 miliardi di euro), mentre i tributi statali registreranno un +3,6%.

Questi i numeri delle stime dello studio condotto da Krls Network of Business Ethics per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani.

A livello locale imposte, tasse, tributi e addizionali peseranno in media agli Italiani nel 2011 1.790,30 euro pro capite. Tra tutte Campobasso sarà il Comune con il minor peso fiscale su contribuenti e imprese: 890,40 euro pro capite.

Primo posto assoluto della particolare classifica di demerito, il Comune di Napoli, i cui contribuenti verseranno agli enti locali un totale di 2.612,20 euro a testa di imposte, sulle quali pesano in primis le entrate tributarie comunali relative alla tassa sui rifiuti (569,20 euro contro la media nazionale di 264,50 euro).

Al secondo posto troviamo Milano con 2.505,00 euro a contribuente, seguita da Aosta con 2.426,20 euro, al quarto posto Bologna con 2.470,10 euro e al quinto Roma con 2.469,80.

Lo studio ha analizzato tutti i cosiddetti balzelli che gli enti locali applicano per legge, mettendo insieme le diverse imposte versate dai contribuenti – sia persone fisiche che giuridiche – a Comuni, Provincie e Regioni.

Le entrate dei Comuni – ai quali va il 40,1% delle imposte – sono costituite in primo luogo da Ici, addizionale comunale Irpef, Cosap e tariffa rifiuti urbani.

Quelle delle Provincie (5,6% delle imposte) da imposta Rc auto, addizionale sulla bolletta Enel, quota parte della Tarsu e imposta di trascrizione.

Quelle delle Regioni (54,3%) da Irap, compartecipazione sull’Iva, addizionale regionale sull’Irpef e compartecipazione sulle accise della benzina.

Numeri in crescita perché, secondo il presidente dell’Associazione Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno, manca un Garante per la sorveglianza dei tributi. Serve pertanto uno Sportello del Contribuente che effettui attività di:

  • sorveglianza della tassazione degli enti locali, rimanendo in ascolto sulle segnalazioni dei cittadini e collaborando a stretto contatto con la Guardia di Finanza;
  • coordinamento e di confronto con le altre istituzioni locali e nazionali nel contrasto all’evasione fiscale;
  • monitoraggio costante della tax compliance favorendo il dialogo tra le associazioni dei contribuenti, le amministrazioni finanziarie e gli agenti delle riscossione.