Secondo indagini HP, meno della metà dei decision-maker d’impresa reputa le proprie informazioni aziendali ben accessibili e di qualità. Il 40% lamenta mancanza di competenze interne e di efficaci strategie di gestione delle informazioni, che risultano poco chiare e quindi poco utili.
Il reperimento elettronico di documenti aziendali con valore legale (e-discovery) in particolare, è per molti un processo quasi sconosciuto, che richiede anche una severa conformità normativa.
In generale, pur comprendendone l’importanza per il successo del business, si è restii ad investire in progetti focalizzati sulle informazioni aziendali, scelta giustificata nel 55% dei casi dalla mancanza di casi di successo che giustifichino tale spesa.
L’80% degli intervistati nel sondaggio “E-Discovery Barriers, Priorities and Requirements Survey” ritiene però indispensabile una soluzione di e-discovery per posta elettronica (89%), documenti di lavoro (78%) e database aziendale (72%).
Ecco perchè, tra i piani di investimento per il prossimo biennio trovano spazio – accanto alla trasformazione del workflow documentale e alla gestione dei record – anche i progetti di conformità e-discovery, per superare l’impasse.
Il 50%, infatti, ha ammesso però scarsa dimestichezza con il modello EDRM (Electronic Discovery Reference Model) che definisce le best practice dell’ e-discovery.
In aiuto alle aziende, HP propone una gamma di prodotti hardware, software e servizi per la gestione delle informazioni in conformità con le richieste di e-discovery e delle altre normative in materia: HP Information Management, HP Information Governance and Information Quality Management, HP Integrated Archive Platform, HP TRIM software.