

Nel Global Information Technology Report 2009-2010 pubblicato dal World Economic Forum (WEF), l’Italia perde ancora posizioni, attestandosi solo 48esima per capacità di innovazione ICT.
Rispetto al report precedente, sono 3 le posizioni perdute. Male anche la Business readiness in Italia: siamo passati dal 38esimo al 43esimo posto.
In quanto a network readiness in generale, l’eccellenza è rappresentata da Svezia, seguita da Singapore, Danimarca, Svizzera e Stati Uniti.
Il rapporto WEF evidenzia come si tratti di paesi che sfruttano la leva dell’innovazione tecnologica impiegata dal settore pubblico e privato per stimolare e consolidare una crescita economica duratura e sostenibile. Cosa che in Italia è invece ancora una chimera, nelle retroguardie a causa di debolezze strutturali che si trovano solo in economie in crisi come la Grecia.
In entrambi i Paesi infatti, mercato e quadro regolatorio non danno abbastanza spazio a innovazione tecnologica e di sviluppo, con una bassa priorità alla diffusione delle ICT nelle strategie di governo.
Se guardiamo agli indici di valutazione, però , si evidenzia in Italia una buona responsabilità da parte della politica: per quanto riguarda infatti il Government readiness il nostro paese è passato dall’83esima posizione alla 120esima.