Condono fiscale: si perdono i contributi INPS per la pensione?

Risposta di Barbara Weisz

19 Agosto 2022 09:30

Anita chiede:

Le cartelle esattoriali INPS dal 2000 al 2010 rientranti nel condono fiscale (stralcio sotto i 5000 euro) sono state condonate e all’INPS dicono che, anche volendo, non si possono pagare perché è come se fossero estinte. Questo è un problema ai fini pensionistici quando sarà il momento del calcolo della pensione. Come posso fare?

Come lei giustamente rileva, le cartelle esattoriali condonate vengono cancellate, quindi non si possono più pagare i contributi dovuti.

Questo significa che lei non ha più pendenze ma in effetti ci sono conseguenze sulla pensione nel caso dei contributi previdenziali. Tuttavia, anche se lei non ha più modo di saldare la vecchia cartella stralciata, può verificare se c’è ancora la possibilità di effettuare dei versamenti direttamente all’INPS.

=> Contributi INPS omessi: quando si prescrivono

La prima cosa da fare è dunque consultare il suo estratto conto contributivo: se l’istituto previdenziale continua a ritenere che lei debba versare queste somme, allora può sanare gli arretrati: ripeto, non più tramite cartella esattoriale, ma pagando direttamente all’INPS.

Diversamente, se figurano periodi contributivi non più colmabili, allora deve esplorare le diverse opzioni a sua disposizione per colmare i vuoti, ad esempio con versamenti volontari oppure con il riscatto di periodi non coperti da contribuzione. In particolare, lei può ricorrere alla costituzione della rendita vitalizia, che ha proprio la finalità di sanare un’omissione contributiva per la quale sia scattata già la prescrizione. Può essere richiesta:

  • dal datore di lavoro che ha omesso il versamento;
  • dal lavoratore in sostituzione del datore di lavoro, anche se già la pensione;
  • dai superstiti del lavoratore.

 

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