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Sanità pubblica: novità in Manovra

di Anna Fabi

Pubblicato 7 Novembre 2019
Aggiornato 9 Giugno 2020 06:51

Cosa prevede e cosa tralascia il testo della Legge di Bilancio 2020 in tema di sanità nazionale: il commento della Fondazione GIMBE.

Sono tante le novità per la Sanità pubblica contenute nel testo della Legge di Bilancio 2020, che sembra confermare i 3,5 miliardi di euro di aumento del fabbisogno sanitario nazionale (FSN) standard per il biennio 2020-2021 sebbene sia necessario ancora attendere la stipula del Patto per la Salute 2019-2021, attesa per la fine dell’anno.

=> Manovra 2020: testo Ddl Bilancio in Senato

Come rilevato dalla Fondazione GIMBE, la Manovra 2020 tocca diverse tematiche in ambito sanitario:

  • eliminazione del superticket a partire dal 1° settembre 2020, mentre per garantire le coperture il FSN standard viene aumentato di 185 milioni di euro per il 2020 e di 554 milioni di euro annui a decorrere dal 2021;
  • fondo per il programma di ristrutturazione edilizia e ammodernamento tecnologico incrementato di 2 miliardi di euro;
  • nuove risorse per le apparecchiature sanitarie dei medici di medicina generale, provenienti dal fondo per la ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico;
  • viene istituito il fondo per la disabilità e la non autosufficienza, finalizzato a finanziare interventi mirati al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno alla disabilità;
  • rinnovi contrattuali 2019-2021 grazie all’incremento delle risorse a carico dello Stato da destinare alla contrattazione collettiva nazionale per il triennio 2019-2021. Sono previsti incrementi retributivi (1,3% nel 2019, 1,9% nel 2020, 3,5% dal 2021) per il personale della Pubblica Amministrazione, mentre per il personale dipendente e convenzionato del SSN gli oneri rimangono a carico dei bilanci delle relative amministrazioni ed enti.

Il testo della legge, invece, non fa riferimento ai nuovi LEA, agli investimenti per i rinnovi contrattuali o per lo sblocco del turnover del personale sanitario secondo i parametri fissati dal Decreto Calabria. Non si parla, infine, dei fondi per i farmaci innovativi.