Se gli italiani potessero scegliere in che tipo di azienda lavorare, ne sceglierebbero una dove si sta più sicuri. In altri termini: dove si corre meno il risco di perdere il lavoro e dove il proprio posto diventa “fisso“, nonostante Mario Monti e i suoi ministri lancino appelli ai giovani di non considerare più questa opportunità per il proprio futuro.
Questo uno degli aspetti emersi dalla ricerca effettuata da Randstad, secondo player al mondo nel mercato del lavoro.
Obiettivo dell’indagine è stato quello di sondare i criteri più importanti in base ai quali gli italiani orientano le proprie scelte quando valutano l’azienda per cui lavorare e di offrire uno spaccato dei valori suddiviso per età, sesso, regione e scolarità. L’indagine è stata condotta in 14 Paesi nei mesi di Novembre e Dicembre 2011 con interviste realizzate on-line ad un campione nazionale di 8.000 potenziali futuri dipendenti e comprende anche studenti e persone con e senza lavoro di età compresa tra i 18 ed i 65 anni.
“A partire dagli anni ’60 – commenta Marco Ceresa, CEO di Randstad Italia – il trend demografico rileva una diminuzione delle nascite. Ciò significa che, tra pochi anni, le generazioni nate in quel periodo che potrebbero ritirarsi dal mondo del lavoro o ridurre il loro contributo, dovranno essere ancora attive. Continuare a formare e selezionare questo target di persone diventa, quindi, una necessità per gli esperti nel settore delle risorse umane. Nel contempo, anche le aziende dovrebbero lavorare sull’attrattività che esercitano nei confronti dei loro potenziali dipendenti. Un’immagine forte e competitiva attrae i candidati giusti e fidelizza il personale esistente”.
Dall’analisi dei risultati emerge inoltre che, come lo scorso anno, l’aspetto più importante nella scelta di decidere di lavorare per una specifica azienda è la sicurezza del posto di lavoro, seguita dal buon equilibrio tra la vita professionale e quella privata (fattore in crescita rispetto al 2011), che supera l’aspetto legato a stipendio e benefit (fattore in forte riduzione rispetto allo scorso anno).
La sicurezza del posto di lavoro (54%) è anche l’aspetto più spesso indicato nella propria classifica dei 5 fattori più importanti dai potenziali impiegati, seguito da un’atmosfera di lavoro piacevole (48%), da un buon equilibrio vita professionale e privata (48%), da uno stipendio competitivo (46%) e dalla solidità finanziaria di un’azienda (39%).
Passando ai settori merceologici dove gli intervistati vorrebbero maggiormente lavorare, i più ambiti risultano essere quello dell’elettronica (57%), il mondo del fashion luxury (53%) e il settore bancario (50%). Il mondo dell’elettronica è stato scelto per fattori legati alla formazione, alla CSR (corporate social responsability) e alle prospettive di carriera mentre quello dei beni di lusso attrae per il contenuto del lavoro, l’atmosfera dell’ambiente di lavoro e per la solidità delle aziende che appartengono a questo comparto. ll settore bancario, infine, raggiunge i migliori risultati per il buon equilibrio tra vita professionale e privata, per lo stipendio e per i benefit e per la sicurezza del posto di lavoro. I due settori che, al contrario, attraggono meno i potenziali candidati sono quello della distribuzione alimentare e quello assicurativo.
Per quanto riguarda la ricerca di un nuovo impiego, i siti web e i contatti personali risultano i canali più utilizzati dai lavoratori italiani. I siti internet, infatti, risultano essere gli strumenti maggiormente utilizzati (63%), soprattutto tra le donne, i più giovani e i più scolarizzati. Al secondo posto troviamo i contatti e le relazioni personali (54%), usati soprattutto dagli uomini oltre i 35 anni, con laurea e oltre. Al terzo posto, infine, tra gli strumenti più impiegati per la ricerca di un’occupazione sono gli annunci pubblicati sui giornali (39%).
In merito all’analisi di genere, gli uomini, più delle donne, preferiscono società che offrano opportunità di carriera internazionale e formazione di qualità, mentre per le donne gli aspetti più importanti sono un lavoro flessibile, un luogo comodo da raggiungere e la sicurezza del posto di lavoro.
L’analisi della variabile socio-demografica relativa all’età degli intervistati mostra come aspetti quali le buone condizioni economiche dell’azienda e forte immagine/rispetto dei valori interessino maggiormente una potenziale forza lavoro di impiegati più maturi, mentre i più giovani sono decisamente attratti dall’opportunità di carriera internazionale.
Analizzando il parametro scolarità, invece, si nota come gli intervistati con un livello di educazione superiore siano più interessati a società che offrano opportunità di carriera e contenuto di lavoro interessante, mentre quelli con livello di educazione inferiore cerchino società economicamente in buone condizioni e sicurezza del posto di lavoro.
La variabile relativa alla situazione familiare degli intervistati mostra chiaramente come i single senza figli a carico siano meno preoccupati dalla sicurezza del posto di lavoro in contrapposizione agli intervistati sposati/conviventi con figli; la stabilità economica è uno degli aspetti che preoccupa di più i single con figli a carico. Gli intervistati che contribuiscono maggiormente con la propria quota alle entrate familiari considerano più importante uno stipendio competitivo e una società economicamente in buone condizioni, mentre quelli con minori redditi percepiti cercano sicurezza del posto di lavoro e un buon equilibrio vita professionale – privata.