Air France ha smentito le notizie apparse sui maggiori quotidiani francesi – Le Figaro e Tribune.fr – secondo cui entro il 2015 avrebbe dovuto tagliare tra i 2.500 e i 5.000 posti di lavoro, senza tuttavia ricorrere a licenziamenti ma attuando misure come il prepensionamento e l’uscita volontaria.
I giornali transalpini avevano scritto nella prima mattinata di oggi che per circa un migliaio di questi dipendenti l’uscita sarebbe avvenuta attraverso il blocco del turn over mentre il resto sarebbe dovuto avvenire da esodi volontari. Secondo alcune indiscrezioni non confermate, alcune tratte dovrebbero essere coperte da Transavia, il vettore low cost controllato da Air France, mentre potrebbero venir ridotte le attività cargo e gli aerei dedicati a questo comparto.
Fra gli obiettivi concordati tra azienda e sindacati, ricorda il quotidiano, è ridurre del 20% i costi operativi.
Una nota ufficiale della compagnia aerea che con il 25% delle quote è l’azionista di maggioranza relativa nel capitale di Alitalia smentisce “le informazioni pubblicate dai media” aggiungendo tuttavia che “la situazione finanziaria di Air France ci preoccupa, soprattutto a causa della insufficiente competitività del vettore”.
La nota ufficiale prosegue dicendo che “il piano di trasformazione della compagnia, che punta a riportarci a essere competitiva entro il 2015, continua ad andare avanti anche attraverso le negoziazioni tra il management e i rappresentanti dei sindacati. E il successo di questa nostra strategia insieme alla capacità di evitare tagli di personale passano attraverso queste negoziazioni che termineranno verso la fine di giugno e che ci potranno dare un quadro preciso degli eventuali esuberi”.
La nota del vettore transalpino termina dicendo che giovedì 24 maggio Air France presenterà il piano industriale e strategico ai manager e ai rappresentanti del personale.