Accordo governo-sindacati per riformare la contrattazione lavoro

di Andrea Barbieri Carones

8 Ottobre 2012 10:30

Il mnistro Passera preme a un accordo tra governo, sindacati e imprese per riformare la contrattazione del lavoro, legando i salari alla produttività.

Il ministro Corrado Passera ha annunciato un progetto di riforma del sistema di contrattazione dei contratti di lavoro, che esca dagli schemi attuali e si leghi più strettamente all’andamento della produttività. Questa riforma avrebbe come primo scopo di rilanciare la competitività del sistema Italia, soprattutto in un momento di crisi economica che vede molti indicatori chiudere il semestre con segno negativo.

Secondo il ministro dello Sviluppo Economico, questo meccanismo servirebbe anche a tutelare i salari dall’inflazione e legarli all’indice europeo. Questo sistema, secondo la strategia del dicastero, sarebbe discusso tra le parti in gioco e prevederebbe un formale accordo tra governo, sindacati che prevede che lo stipendio dei dipendenti sia formato da 2 componenti: una fissa e una, preponderante, legata all’andamento dell’azienda e alla produttività di chi ci lavora.

“Il governo, da parte sua, si impegna a mettere sul piatto delle trattative la detassazione del salario legato alla produttività” ha detto il ministro. Nel frattempo le parti sono già al lavoro per mettere a punto un meccanismo che sia poi condiviso da tutti. Fra queste anche Confindustria, che lavorerà con le associazioni di categoria di rete Impresa. La settimana prossima, si avvieranno le trattative con Cgil, Cisl e Uil e nel giro di un’altra settimana si potrebbe avere un quadro di come potrebbe cambiare la contrattazione.

Il ministro, tuttavia, ritiene che sia comunque difficile arrivare a un accordo in tempo brevi. Oltre a questo “pacchetto”, Corrado Passera ha come obiettivo principale di breve termine quello di rilanciare lo sviluppo dell’Italia, iniziando dalla presentazione di un nuovo piano energetico nazionale per continuare con la messa all’asta delle frequenze. Tutto ciò in un paio di mesi.