Meglio l?ufficio fisico o virtuale?

di Chiara Basciano

3 Maggio 2013 13:00

Telelavoro come opportunità per il presente oppure da bandire? Comunque sia, il futuro del lavoro sembra essere da remoto.

Si fa un gran parlare di questi tempi di soluzioni per la flessibilità, di tecnologia applicata al lavoro e di telelavoro, con i sostenitori del lavoro da remoto che spingono per il riconoscimento definitivo di una prassi capace di portare benefici all’azienda anche in termini di produttività, oltre che di benessere per il dipendente, e con i detrattori che, per dirla con il sindaco di New York Michael Bloomberg, la bollano come “una delle idee più stupide mai sentite”.

Se da un lato quindi abbiamo personaggi come Marissa Meyer, che ha additato il telelavoro come una delle cause della perdita di produttività di Yahoo!, dall’altro troviamo gente del calibro di Jack Dorsey, fondatore di Twitter, che invece tiene a sottolineare come non abbia un ufficio, né una scrivania, o come Richard Branson, che dichiara: «ho sempre lavorato fuori dall’ufficio. Fra 30 anni, quando la tecnologia sarà ancora più evoluta, ci chiederemo persino perché mai sono esistiti gli uffici».

=> Leggi perché Marissa Meyer boccia il telelavoro

Fioccano anche gli studi a supporto dei sostenitori dell’eliminazione dell’ufficio tradizionale. Una ricerca IDC mette in luce come ad avere avuto un aumento di almeno il 10% nei ricavi, nell’ultimo anno, sono state soprattutto quelle favorevoli al telelavoro. E Forrester quantifica i telelavoratori, con una proiezione al 2016, in 63 milioni di unità solamente per quel che riguarda gli americani, un dato pari al 43% del totale della forza lavoro.

=> Leggi i dati dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano

Eppure tutti questi dati si riferiscono a telelavoratori che svolgano da casa il lavoro più o meno due giorni alla settimana, non integralmente. E infatti le percentuali a livello mondiale dei lavoratori da remoto sono ancora piuttosto bassine. In conclusione, sembra non esserci alcun dubbio che smart working, cloud working e soluzioni per il lavoro da remoto saranno le soluzioni del futuro. Ma a parte alcune aziende che già si sono proiettate nell’organizzazione che verrà, il presente è ancora in molti casi legato alla vecchia scrivania e agli orari tradizionali di lavoro.