L?email marketing strizza l?occhio al mobile

di Chiara Basciano

16 Maggio 2013 14:00

Atteso il sorpasso della consultazione delle email su mobile rispetto al computer. Ma le aziende saranno preparate al cambiamento?

Stando alle statistiche, entro la fine del 2013 assisteremo al sorpasso del mobile sui tradizionali desktop per la consultazione delle email. Ad oggi infatti circa il 42% delle email sono aperte da dispositivo mobile, e la tendenza sembra indicare che col passare del tempo questa pratica si consoliderà ancora di più, anche perché già adesso negli Usa il 73% degli utenti vede le mail su smartphone ogni giorno, mentre per quel che riguarda la lettura delle email da computer, a livello globale dal 34% si è passati ora al 25%. E le aziende che fanno uso dell’email marketing, avranno capito il trend?

A quanto pare no, visto che ancora oggi tre aziende su quattro non inviano email ottimizzate per la visualizzazione su dispositivo mobile, sottoutilizzando le potenzialità comunicative del mezzo e insieme creando un disagio per i clienti più al passo coi tempi. Quelli di EmailMonks, veri esperti del settore, hanno stilato una lista di consigli utili per superare questo gap tecnologico, e far sì che informazioni su nuovi prodotti e newsletter possano attirare l’attenzione dell’utente in maniera corretta.

=> Leggi i consigli per il corretto email marketing

Il primo consiglio è quello di essere concisi e sintetici nel contenuto e nel layout, così da invogliare alla consultazione su uno schermo inevitabilmente più piccolo rispetto a quello del computer. I messaggi ritenuti importanti devono essere messi in buona evidenza, sempre per questioni di dimensione dello schermo, dando il giusto spazio fisico ai link, per evitare che fare clic sia troppo difficoltoso per l’utente. Favorire poi la condivisione sui social del messaggio può essere strategico, e ottimizzare per la consultazione da mobile anche la landing page può essere quel valore aggiunto che farà avvicinare il cliente al messaggio nella miglior maniera possibile.

La sfida del mobile entra insomma nel vivo. Guai a farsi trovare impreparati.