Manager: l?importanza di parlare chiaro

di Teresa Barone

19 Agosto 2014 08:30

Sempre più aziende sono guidate da vertici incapaci di comunicare in modo chiaro: a farne le spese sono dipendenti e collaboratori.

Quando le idee sono valide e i concetti sono concreti, esporli e farsi capire dagli altri diventa molto semplice. In caso contrario, si corre il rischio di non essere compresi e di confondere le menti degli interlocutori.

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Questa la teoria portata avanti da Andre Spicer, docente presso la Cass Business School di Londra e autore di uno studio che mette in evidenza la crescente incapacità dei manager di comunicare in modo chiaro, usando un gergo complesso e spesso privo di fondamenti e significati.

Secondo Spicer, infatti, sempre più aziende favoriscono l’uso di un linguaggio artificioso e poco comprensibile perché improntato su termini prettamente tecnici e difficili da trasmettere ai dipendenti, con la conseguenza che questi ultimi si trovano in difficoltà e si sentono incapaci di avvicinarsi agli obiettivi da conseguire.

Un discorso incomprensibile cela, spesso, la carenza di idee e la mancanza di strategie originali da comunicare, così come la necessità di giustificare una scelta che non fa propriamente il bene comune.

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Una probabile conseguenza dell’utilizzo di un gergo eccessivamente astruso è quella di alienare i dipendenti, i quali possono perdere la loro fiducia nell’azienda e nel management che la guida. Non è raro, in casi come questi, assistere al declino delle stesse organizzazioni.