

Entro il 2019 le aziende saranno tutte “mature” dal punto di vista digitale. Lo pensa il 71% dei dirigenti intervistati nel corso di una ricerca commissionata da Ricoh Europe e condotta da Coleman Parkes.
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Secondo l’indagine, inoltre, ammonta al 77% la percentuale delle aziende europee e del Medio Oriente fiduciose nel completamento della trasformazione digitale e nei benefici di questo processo, che trova completamento quando le società sono totalmente in grado di utilizzare la tecnologia per i business e di gestire tutte le procedure in modalità digitale.
Quali sono, tuttavia, i principali ostacoli che potrebbero limitare il raggiungimento di questo stadio? Stando a quanto affermato dal 68% degli interpellati, la conquista della maturità digitale si basa su investimenti e costi elevati, tuttavia anche i vantaggi dal punto di vista dei profitti sono presi in considerazione dal 62% dei dirigenti.
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David Mills, Chief Executive Officer di Ricoh Europe, individua le origini di questo ottimismo e rende note alcune previsioni per il futuro: «Nell’ultimo anno, la maturità digitale è diventata fonte di ottimismo per le aziende. Come conseguenza dei ritmi dei cambiamenti guidati dalla tecnologia e dell’aumento delle aspettative associate, la maturità digitale è destinata a diventare la “nuova normalità.»