Meno occupati, più produttivi

di Teresa Barone

26 Maggio 2015 08:00

Impegnati non è sinonimo di produttivi: come ottimizzare il tempo diventando più efficienti.

Avere un’agenda fitta di impegni e sentirsi oberati di lavoro ogni giorno non significa necessariamente essere produttivi.

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Spesso, infatti si cade in una trappola molto comune e dovuta alla tentazione di accumulare troppi impegni senza rendersi conto di quanto un simile atteggiamento sia controproducente, limitando la qualità del lavoro e la produttività.

Secondo una ricerca promossa dalla Business School della University of North Carolina, pubblicata sulla Harvard Business Review, infatti, questo comportamento nasce dalla profonda e radicata avversione all’ozio comune a molti, così come dall’incapacità di rimanere fermi davanti a un problema da risolvere, anche quando sarebbe opportuno fermarsi e valutare attentamente il da farsi.

Se l’insofferenza verso l’inattività porta a occuparsi di troppe cose contemporaneamente, limitando la propria capacità di portare a termine un progetto al meglio, la frenesia di superare un momento critico può condurre a scelte affrettate e sbagliate.

Secondo gli studiosi, invece, è spesso utile fare un passo indietro e fermarsi a osservare una situazione, una scelta che senza dubbio porta a decisioni più efficaci.

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Allo stesso tempo, anche se si tende sentirsi più produttivi quando nel completamento di una attività piuttosto che nella fase di pianificazione, è preferibile prendersi il tempo necessario per programmare e analizzare.