Il Concordato Preventivo introdotto dalla Riforma fiscale può essere utilizzato anche dai contribuenti forfettari per evitare i controlli e possibilmente ridurre le tasse, seppur con regole diverse.
Innanzitutto, lo strumento è previsto in via sperimentale per un solo anno, quindi la proposta di reddito imponibile stabilita dal Fisco riguarda esclusivamente il periodo d’imposta 2024. Ci sono poi requisiti specifici e procedure dichiarative differenti, con un quadro dedicato all’adesione al CPB nel Modello Redditi. Anche per i Forfetari, però, il termine coincide con quello della presentazione della dichiarazione, ossia il 31 ottobre 2024.
Vediamo con precisione come funziona il Concordato Preventivo per i contribuenti in regime forfettario in base alle nuove linee guida operative fornite dall’Agenzia delle Entrate con la nuova Circolare 18/2024.
Come funziona il CPB per i Forfettari
Il CPB consente di accettare una proposta presuntiva di imponibile fiscale sul quale pagare le tasse. Per i soggetti che applicano gli ISA vale due anni, per le Partite IVA in regime forfetario vale un anno. Il vantaggio è che non ci sono controlli fiscali e, nel caso in cui si preveda un incremento di guadagni, c’è anche un risparmio fiscale.
Le cause ostative che impediscono ai Firfettari l’adesione al Concordato sono limitate alle fattispecie che potrebbero essere considerate sintomatiche di situazioni di scarsa affidabilità fiscale. Inoltre, il contribuente non deve avere debiti fiscali superiori a 5mila euro, deve avere presentato le ultime tre dichiarazioni dei redditi e non può avere determinate tipologie di condanne per reati commessi negli ultimi tre periodi di imposta.
Gli eventuali maggiori o minori redditi ordinariamente determinati, rispetto a quelli oggetto del concordato, non rilevano, ai fini della determinazione delle imposte sui redditi nonché dei contributi previdenziali obbligatori, ferma restando la possibilità per il contribuente di versare comunque i contributi sulla parte eccedente il reddito concordato.
C’è una clausola di salvaguardia per cui, in presenza di circostanze eccezionali (individuate con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze) che determinano minori redditi effettivi o minori valori della produzione netta effettivi pari al almeno il 30% rispetto a quelli oggetto del Concordato, quest’ultimo cessa di produrre effetti a partire dal periodo di imposta in cui tale differenza si realizza.
Come si dichiara l’adesione al concordato
In dichiarazione, il contribuente dovrà indicare sia gli importi concordati sia gli importi effettivi. Nel Modello Redditi Persone Fisiche 2024 è stata inserita una sezione nel Quadro ML per i Forfettari dedicata al CPB. Per questi contribuenti, l’adesione si esprime compilando questa sezione inserendo i seguenti dati.
- Condizioni di accesso: presenza dei requisiti e assenza di cause di esclusione;
- Eventi straordinari, individuati con il decreto ministeriale CPB forfetari, che si sono verificati per una parte, anche limitata, del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024 di cui la proposta di CPB terrà conto;
- Proposta CPB: il valore relativo al reddito proposto ai fini del CPB, calcolato dall’applicativo RedditiOnLine PF 2024;
- Accettazione dalla proposta di CPB.
Software e calcolo proposta CPB Forfetari
Il software del Fisco RedditiOnLine PF 2024 calcola la proposta di CPB e consente di esprimere l’adesione. Il metodo utilizzato per il calcolo è dettagliato nel decreto ministeriale CPB Forfetari: in sintesi, la base di partenza sono i dati del Quadro LM del modello Redditi PF, ai quali si applicano valutazioni relative all’attività economica, al settore, alle proiezioni macroeconomiche.
Il contribuente, in fase di inserimento dati nel software, segnala eventuali eventi straordinari che hanno comportato la sospensione dell’attività economica. Sono considerate rilevanti sospensioni almeno pari o superiori a 30 giorni. La proposta di CPB si ridurrà di conseguenza in misura pari al:
- 10% per sospensione attività da 30 a 60 giorni;
- 20% per sospensione attività da 60 a 120 giorni;
- 30% per sospensione attività oltre i 120 giorni.
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Flat tax al 10% sul maggior reddito forfetario: esempi di calcolo
Anche per i Forfettari è previsto il regime di tassazione opzionale sul maggior reddito concordato, con flat tax al 10%. La Circolare 18/2024 delle Entrate propone il seguente esempio.
- Un contribuente forfetario attivo nel commercio ambulante per il periodo d’imposta 2023 dichiara un reddito d’impresa pari a 24mila euro, in quanto al complesso di ricavi di 60mila euro applica il coefficiente di redditività del 40% previsto per il suo codice ATECO. Il reddito da prendere a base della proposta di CPB per il periodo d’imposta 2024 è dunque pari a 24mila euro.
- Ipotizziamo che venga proposto un reddito da concordare di 24mila 900 euro. Sulla base di tali dati, per il periodo d’imposta 2024, la parte di reddito d’impresa derivante dall’adesione al concordato che eccede il reddito effettivo dichiarato nel periodo d’imposta antecedente risulta essere pari a 900 euro (24.900 – 24.000).
- Questo contribuente può scegliere di assoggettare a imposta sostitutiva il reddito eccedente di 900 euro applicando l’aliquota del 10% e versare un importo pari a 90 euro.
Attenzione: nel caso di rinnovo del Concordato il riferimento per calcolare la parte eccedente su cui applicare l’imposta sostitutiva è il reddito effettivo dell’anno precedente e non quello concordato.
Riprendendo l’esempio precedente, il contribuente qualora intenda rinnovare il CPB potrebbe scegliere di assoggettare a imposta sostitutiva la parte eccedente di reddito d’impresa data dalla differenza tra reddito concordato per il periodo d’imposta 2025 e quello effettivo relativo al periodo d’imposta 2024 (non quello concordato di 24mila 900 euro).