

Un po’ di conforto in arrivo per i lavoratori italiani, una busta paga più ricca ottenuta grazie al taglio del costo del lavoro per circa 8 miliardi di euro. Questo è quanto prevede di fare il Governo entrante guidato da Matteo Renzi, pronto a ridurre il cuneo fiscale consentendo un leggero aumento delle retribuzioni.
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Stando alle anticipazioni degli ultimi giorni, limitando il cuneo (vale a dire la differenza calcolata tra la retribuzione netta presente in busta paga e il costo per l’azienda relativo allo stesso dipendente) e riducendo quindi le tasse sul lavoro (Irap ridotta del 10% e taglio dell’Irpef) sarà possibile garantire un incremento medio di 500 euro annui in busta paga, come ha sottolineato il responsabile economico del Pd Filippo Taddei:
«Se un lavoratore guadagna 1.600 euro netti significa che dichiara circa 30mila euro lordi. A questa persona con la nostra riforma fiscale riusciremo a dare 500-600 euro l’anno, circa 50 euro netti in più in busta paga al mese. Questo cambia la vita? No. È un segnale tangibile? Sì. È un passo nella direzione giusta. Ci siamo impegnati per una riduzione drastica della tassazione sul lavoro, e lo faremo.»
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Per quanto riguarda gli stipendi di gennaio 2014, è l’Istat a rivelare un incremento dell’1,4% rispetto allo stesso mese del 2013 e un aumento dello 0,6% se confrontato con il mese di dicembre. Sono i dipendenti del settore privato, tuttavia, a beneficiare di questa lieve crescita, lavoratori attivi prevalentemente nei settori dell’energia e petroli, dell’estrazione di minerali e delle telecomunicazioni (4,0%). Retribuzioni pressoché invariate, invece, per gli statali.