È inglese l’imprenditore dell’anno per E&Y

di Barbara Weisz

7 Giugno 2010 15:30

Cerimonia a Montecarlo per premiare Michael Spencer, un signore della finanza, fondatore e Ceo della Icap. Per l'Italia, in gara Cuccinelli

Un riconoscimento al «contributo delle persone in grado di ispirare gli altri tramite la loro vision, la leadership e i risultati». Così Ernst & Young definisce il premio imprenditore dell’anno, che la società di consulenza distribuisce in oltre 50 paesi del mondo. E questo fine settimana, a Montecarlo, è stata l’occasione per consegnare il premio al numero uno a livello internazionale. Se lo è aggiudicato Michael Spencer, fondatore e Ceo di Icap, azienda inglese attiva nel settore finanziario.

La società ha segnato la miglior performance dell’ultimo decennio fra i titoli del segmento rappresentati nel Ftse 100 della borsa di Londra. Si tratta di un’azienda con quasi 25 anni di storia, fondata nel 1986 con meno di 50mila euro che oggi è il leader mondiale nel settore dell’inter-dealer broker. Sostanzialmente, un intermediario finanziario per grandi investitori, che gestisce ogni giorno operazioni finanziarie nell’ordine dei triliardi di dollari americani, con un fatturato di circa due miliardi di dollari. 

Va quindi a un’industria finanziaria, in un anno che per questo segmento non è certo stato fra i più rosei, il riconoscimento di Ernst & Young. L’Italia era rappresentata da Brunello Cuccinelli, presidente e amministratore delegato dell’omonima azienda di abbigliamento, famosa nel mondo per i capi in cashmere. L’imprenditore, che fra l’altro ha appena ricevuto l’onoreficenza di cavaliere del lavoro, ha vinto il premio di Ernst&Young Italia del 2009, e come tale era presente alla cerimonia di Montecarlo insieme ad altri 43 colleghi da tutti i paesi.

E ora sono aperte le iscrizioni al premio italiano di quest’anno, giunto alla quattordicesima edizione. «Quest’anno avrà un significato simbolico ancora maggiore», spiega Dante Valobra, partner di Ernst & Young e responsabile italiano del Premio, perchè «oltre ad essere un riconoscimento alla storia, alla cultura e alla capacità di sviluppo economico e sociale di modelli imprenditoriali italiani, si prefigge di celebrare quegli imprenditori che, seppur in un contesto di crisi ormai durevole, con tenacia e caparbietà sono riusciti ad esprimere idee, organizzazione e risultati».

Le candidature si possono presetare fino al 2 luglio, per partecipare ci vuole un fatturato di almeno 25 milioni di euro. Le scelta viene fatta da una giuria indipendente formata da personalità provenienti dal mondo delle istituzioni, dell’economia, dell’imprenditoria e della comunicazione. La selezione avviene «in base a criteri quali spirito imprenditoriale, innovazione, direzione strategica, leadership e capacità di fare squadra, risultati finanziari, impatto nazionale o globale e responsabilità individuale e sociale d’impresa». I riconoscimenti verranno consegnati nel prossimo mese di novembre in una cerimonia che si terrà a Milano, a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana. E il vincitore potrà gareggiare per il titolo di “World enterpreneur of the year” dell’anno prossimo, in primavera, sempre a Montecarlo.