Si avvia a una configurazione definitiva il vertice di Unicredit. L’amministratore delegato Federico Ghizzoni, che dal giorno della sua nomina è impegnato nella scelta dei top manager che dovranno affiancarlo nella gestione della banca, alla fine si è deciso per la doppia direzione generale, supportata anche da un chief operating officer. I due direttori generali saranno Roberto Nicastro e Sergio Ermotti, mentre la poltrona di Coo viene proposta a Paolo Fiorentino.
E così dopo che uno dei quattro ormai ex Deputy Ceo, Ghizzoni, appunto, è diventato l’amministratore delegato, agli altri tre vanno le cariche più alte di Piazza Cordusio. Una soluzione che senz’altro contiene una buona dose di diplomazia, non creando malumori fra i soci e soddisfando le ambizioni di carriera di tutti i top manager che in questi giorni erano stati al centro della solita girandola di ipotesi che precede una nomina importante. Ma che è anche una soluzione molto precisa sul piano operativo.
Nicastro avrà le deleghe per il retail, Ermotti quelle per il corporate, in segno di totale continuità con le responsabilità che entrambi già avevano come deputy Ceo. Ieri Ghizzoni ha trascorso la giornata a Roma, per una serie di colloqui di alto livello fra i quali una visita in Banca d’Italia e una al Quirinale. Sulla composizione della governance, non ha fornito nessuna conferma: «non ho nulla da dire» si è limitato a rispondere a chi gli chiedeva delle nomine, sottolineando che non c’è ancora nessuna ufficializzazione.
Comunque sia, sembra ormai quasi certo che quella della doppia direzione generale e del Chief operating officer, figura dirigenziale non sempre presente in Italia ma molto diffusa all’estero, soprattutto nelle grandi aziende americane sia la soluzione definitiva. A renderla ufficiale dovrà essere il consiglio di amministrazione, la cui convocazione è attesa per la settimana prossima, preceduto dal comitato nomine.
A quel punto, i quattro ex Deputy Ceo dell’ormai ex amministratore delegato Alessandro Profumo prenderanno a tutti gli effetti il comando dell’istituto. E, nell’immediato futuro c’è già un primo, importante, appuntamento, quello relativo alla cessione del Mediocredito Centrale alle poste per la creazione della Banca del Sud.