Lavoro e laurea

di Francesca Vinciarelli

20 Settembre 2016 10:00

La laurea completa il percorso di studi e assicura un posto nel mondo del lavoro, ma non sempre, ecco i motivi del cambiamento.

Il sogno di tutti, o quasi, è quello di intraprendere il lavoro inerente agli studi appena conclusi.

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Il percorso universitario non è obbligatorio, ma è di certo quell’aiuto che potrebbe cambiare il percorso lavorativo, un salto decisivo e sicuro dallo studio al lavoro. Ma è realmente così? la risposta è colma di contraddizione e molti dubbi, inoltre è una risposta variabile a seconda di moltissimi elementi, che oscillano tra il si e il no.

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Il percorso universitario è ovviamente una scelta che migliora non solo l’aspetto culturale ma anche quello mentele e spesso si trasforma anche in una lezione prettamente caratteriale, si superano ostacoli, esami ed anche difficoltà. Per molti è il salto definitivo per l’indipendenza e per la crescita, per altri è l’avvicinarsi verso il proprio sogno. Ma per il mondo del lavoro cosa rappresentano i candidati laureati oggi?
La prima differenza sostanziale si trova tra la realtà di ieri e quella di oggi, nel primo caso frequentare l’università e laurearsi significa la porta aperta e sicura per il lavoro, oggi non è affatto così.

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Una trasformazione travolgente che in tutto e per tutto rimane comunque un percorso importante, sta di fatto che il calo è presente ma ovviamente la laurea non può essere definita inutile è infatti ancora un valore aggiunto in termini lavorativi e personali.
Ad oggi con la difficoltà che ostacola sempre di più in lancio nel mondo del lavoro, bisogna impegnarsi anche dopo la laurea con corsi di aggiornamento, informazione e tutto ciò che può completare al meglio la figura professionale che si vorrà andare ad occupare.