Il demansionamento

di Francesca Vinciarelli

17 Aprile 2017 09:30

Il demansionamento, ecco di cosa si parla.

Il demansionamento è una modifica delle mansioni del lavoratore, da parte del proprio superiore anche senza il consenso del lavoratore.

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Per demansionamento si intende la modifica delle mansione, che può avvenire con l’assegnazione di incarichi di responsabilità minore e con una minore richiesta di competenze. Precisando che nel demansionamento ci sono dei limiti, in primis non può essere attuato un demansionamento sotto lo specifico livello di inquadramento del lavoratore e non potranno esserci modifiche alla retribuzione percepita. Per i contratti collettivi nazione e la contrattazione di secondo livello, possono essere presenti delle modifiche di demansionamento praticato in specifici settori professionali o in specifiche aziende che  prevedono anche possibilità di demansionamento non esplicitamente previste dal decreto. Inoltre in questo caso può essere presente una verificha sulla retribuzione, con possibilità di ribasso dello stesso. Inoltre con i patti certificati in specifiche sedi i datori di lavoro e lavoratori potranno accordarsi sull’eventuale modifica delle mansioni, ciò avviene per diversi motivazione, mantenimento dell’occupazione, per evitare il licenziamento, acquisizione di nuove professionalità, conciliazione tra vita e lavoro, per motivi di salute, promozioni.

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