La tecnologia obsoleta

di Francesca Vinciarelli

27 Aprile 2017 08:00

Perdere tempo sul lavoro, ci pensa la tecnologia obsoleta, ecco i motivi.

La principale attenzione da parte delle aziende verso i propri dipendenti è quella di assicurarsi un alto livello si produttività, di coseguenza ridurre al minimo tutte le perdite di tempo.

Tecnologia in ufficio fonte di stress

Le distrazioni sul lavoro sono indubbiamente molte sia quelle più classiche, sia quelle nate con la tecnologia, si passa infatti dalle pause caffè o sigaretta al controllo di facebook o di siti per scopi privati. Ma anche se tutto questo è realmente un problema presente ci sono eventi che fanno perdere tempo e spesso sono sottovalutati. Gli uffici non sono sempre al meglio, parlando di tecnologie e comodità, per quanto riguarda il benessere del lavoratore, ci sono computer vecchi, stampanti malfunzionanti e scrivania/poltrone inadeguate. Questi elementi sono un danno per il lavoratore e per l’azienda, questo perché si perde tempo, energia ed anche motivazione. In italia sono ancora presenti strumenti, come il pc, vecchi che costringono il lavoratore a perdere giornalmente moltissimo tempo, oltre l’aumento dello stress si devono tener da conto tutti quei casi in cui si perdono i file o parti di lavoro ritrovandosi a dover ricominciare tutto da capo. Ovviamento questo per il processo del lavoro è dannoso, inoltre il lavoratore tende ad essere stressato e svogliato portandolo a lavorare male sin dall’inizio.

Uffici 2.0

Infine bisogna dire che i dipendenti, sia per paura che per voglia, preferiscono risolvere in autonomia i problemi, evitando così di parlare con il proprio datore di lavoro, in realtà sarebbe opportuno comunicare a chi di dovere il problema presente, facendo notare il tempo perso e il rischio di un lavoro più lento e svolto male. Ricordando che il problema si allarga alla stampante che si inceppa fino al software non aggiornato, le tecnologie obsolete possono essere classificate come l’ennessimo elemento di distrazione, in tal caso non volontario, dannoso per il lavoratore e per l’azienda.

 

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