Tratto dallo speciale:

Manovra bis: il testo

di Anna Fabi

Pubblicato 14 Agosto 2011
Aggiornato 9 Aprile 2014 17:15

I tagli previsti dalla nuova manovra finanziaria volta al pareggio di bilancio entro il 2013: tutte le misure in sintesi.

In vigore la manovra finanziaria bis da 45,5 miliardi di euro volta al pareggio di bilancio nel 2013: definita d’urgenza da Berlusconi e Tremonti per contrastare il precipitare degli eventi, il decreto è stato firmato dal Napolitano e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ricevendo anche l’approvazione da Bruxelles.
[leggi e scarica il testo integrale del decreto legge n.138 del 13 agosto 2011 “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”]

Vediamo i nuovi tagli che ci attendono da qui ai prossimi due anni (20 mld nel 2012 e 25,5 mld nel 2013).

La manovra bis si focalizza sulla tassazione sui redditi (prelievo di solidarietà) anche nel settore privato e sulle rendite finanziarie, nonchè sull’anticipo della stretta sulle pensioni, sull’abolizione dei ponti per le festività, sul posticipo di TFR e tredicesime per i dipendenti pubblici, sul monitoraggio dei flussi finanziari e delle fatture, sui tagli agli enti pubblici e ai costi della politica tramite riduzione di personale e accorpamenti di province e comuni.

Tassazione sulle rendite

La manovra voluta da Berlusconi e Tremonti incrementa le tasse sulle rendite finanziarie dal 12,5% ben il 20% (esclusi i titoli pubblici), andando a penalizzare direttamente i piccoli e medi imprenditori.

Contributo di solidarietà sui redditi

Entrata in vigore la manovra bis, per il 2011-2013 nel settore privato, per i redditi sopra i 90mila euro si dovrà pagare un’imposta del 5%. Si arriva a ben il 10% per i redditi sopra i 150mila euro.

Transazioni

Il tracciamento dei flussi finanziari si fa più rigiso: per contrastare l’evasione fiscale da ora in poi non si potranno effettuare transazioni in contanti oltre i 2.500 euro.

Fatture e studi di settore

Il monitoraggio delle fatture subirà un giro di vite e le sanzioni si inaspriranno per chi non emetterà fattura, con il rischio di vedersi chiudere l’attività.
La manovra prevede anche una rimodulazione degli studi di settore.

Pensioni

La manovra finanaziaria bis prevede un anticipo al 2015 dell’innalzamento dell’età per la pensione di vecchiaia delle donne (a 65 anni a partire dal 2015 invece che dal 2020), con un andamento progressivo.

TFR e tredicesime

I dipendenti statali subiranno un ritardo fino a due anni per l’erogazione del trattamento di fine rapporto, con possibili slittamenti anche per le tredicesime se non si riuscirà a raggiungere gli obiettivi prefissati per la riduzione della spesa.

Ponti e festività

Le festività laiche saranno accorpate alle domeniche, così da incrementare la produttività, a scapito dei consueti ponti.

Riduzione degli Enti

In manovra bis c’è anche la riduzione drastica del numero delle piccole province italiane e l’accorpamento di numerosi comuni sotto i mille abitanti, al fine di abattere significativamente il numero di consiglieri e di assessori.

Costi della politica

Prevista l’abolizione dei voli blu e dei viaggi in classi non economy per tutti i politici, gli amministratori pubblici, i dipendenti dello Stato e i componenti di enti.

Accise Tabacchi

Nella manovraa è contenuta anche una misura volta al rincaro delle accise sui tabacchi.

Il decreto-legge «individua immediate misure per la stabilizzazione finanziaria, per favorire lo sviluppo, a sostegno dell ‘ occupazione, per la riduzione dei costi degli apparati istituzionali, nonché in materia di liberalizzazione di attività economiche».