Da fallimento a liquidazione giudiziale

di Noemi Ricci

3 Febbraio 2017 10:00

Il fallimento diventa liquidazione giudiziale, chi acquista casa su carta avrà maggiori garanzie, cambiano le Camere di Commercio, tutte le novità del disegno di legge che aggiorna la disciplina delle procedure ex fallimentari.

Il disegno di legge di aggiornamento della disciplina delle procedure ex fallimentari per adeguarla alla normativa europea, la disciplina delle procedure ex fallimentari, è stato approvato ieri dalla Camera con 276 voti a favore, 125 astenuti e un voto contrario. Ad essere stata approvata è stata più in particolare la Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza. Ora il provvedimento dovrà passare all’esame del Senato.

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Tra le novità di maggiore rilievo l’abolizione della procedura fallimentare che verrebbe sostituita con quella della liquidazione giudiziale. In più le procedure diventerebbero uguali per tutti: persone fisiche, professionisti e imprese. Prevista anche una rivisitazione del concordato preventivo, una sostanziale eliminazione della liquidazione coatta amministrativa e la previsione di esdebitazione di diritto.

Cambiano anche le garanzie per chi acquista un immobile sulla carta da un’impresa costruttrice (articolo 11-bis): il contratto dovrà essere sottoscritto anche da un notaio incaricato, tra l’altro, di effettuare un controllo di legalità sull’adempimento dell’obbligo di rilascio della garanzia fideiussoria prevista a favore dei promittenti acquirenti dell’immobile dal decreto legislativo n.122/2005.

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All’interno delle Camere di Commercio verrà istituito un organismo ad hoc il cui compito sarà quello di attivarsi, eventualmente su segnalazione di INPS e Agenzia delle Entrate, per evidenziare situazioni di pre-crisi.