Si avvia a conclusione l’iter parlamentare del Decreto Fiscale collegato alla Manovra 2025. Il testo del ddl di conversione del DL 155/2024, approvato dalla Commissione Bilancio, ha incassato il voto di fiducia in Aula al Senato. Deve ora poi passare alla Camera, dove si attende un altro passaggio blindato.
Il testo del provvedimento è a questo punto definitivo e contiene, tra misure originarie ed emendamenti approvati, la riapertura dei termini per il concordato preventivo biennale, il rifinanziamento dell’APE Sociale, la stretta sul saldo delle fatture PA alle impese, l’estensione del Bonus Natale, il rinvio degli acconti d’imposta per le Partite IVA con ricavi fino a 170mila euro, nonché misure per velocizzare l’attuazione del PNRR.
Vediamo dunque una panoramica delle misure più importanti contenute in questo decreto.
Riapertura Concordato Preventivo
Diventa ufficiale la nuova finestra di adesione al CPB fino al 12 dicembre per i soggetti ISA che hanno validamente presentato la dichiarazione dei redditi entro ottobre. Per farlo, devono presentare una dichiarazione integrativa.
In questo modo, possono accettare la proposta di imponibile fiscale in base al quale pagare le tasse per un biennio, mettendosi al riparo da possibili controlli fiscali e godendo di una tassa piatta sulla maggiorazione di reddito concordata rispetto a quello dichiarato nell’anno precedente, oltre a poter sanare eventuali irregolarità relative ad annualità ancora accertabili.
Rinvio acconti di novembre
Per le Partite IVA con ricavi sotto i 170mila euro c’è il rinvio al 16 gennaio 2025 del secondo acconto d’imposta rispetto alla scadenza del 2 dicembre (sarebbe il 30 novembre, ma è sabato). E’ possibile pagare in un’unica soluzione eoppure in cinque rate mensili di pari importo, entro il 16 maggio.
Attenzione: la proroga non riguarda i contributi previdenziali e assistenziali ed i premi assicurativi all’INAIL.
Bonus Natale esteso
Il Bonus Natale pagato una tantum a dicembre 2024 con la tredicesima spetta ad una platea più ampia. La somma una tantum di 100 euro può andare ai lavoratori dipendenti con reddito fino a28mila euro e almeno un figlio a carico. Se entrambi i genitori hanno il requisito di reddito e convivono oppure sono sposati, il bonus spetta a uno solo dei due. La domanda va presentata al datore di lavoro indicando il possesso dei requisiti e il codice fiscale dei figli e del partner.
Gli emendamenti che non sono passati
Così come è stata rivista la proposta di riforma del 2 per mille IRPEF, senza più distribuire ai partiti politici l’inoptato dei contribuenti. Dopo i rilievi formulati dalla presidenza della Repubblica, è stata approvata una disposizione che rifinanzia il limite di spesa destinato al due per mille.
Nulla di fatto neppure per la Rottamazione-quinquies: non confluisce nel testo finale la proposta di una nuova definizione agevolata per le cartelle affidate all’agente della riscossione dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023.
Le altre misure nel DL Fiscale
Nel DL Fiscale, fin dal testo originario del provvedimento, c’è il rifinanziamento dell’APE Sociale, che la Legge di Stabilità proroga per il 2025. Ci sono poi misure per velocizzare i pagamenti delle pubbliche amministrazioni, con la previsione di mettere a punto procedure adeguate e di effettuare il monitoraggio. Diverse le disposizioni per efficientare anche le procedure di realizzazione del PNRR.
Nel corso dell’iter in Commissione era stato presentato un emendamento per potenziare il credito d’imposta Transizione 5.0, poi riformulato (articolo 8, nuovo comma 1-bis). Alla fine, per gli incentivi alle imprese sugli investimenti in beni strumentali nuovi è stato approvato un aumento della dotazione (pari a 4.690 milioni di euro) per il credito d’imposta di cui all’articolo 1, commi da 1051 a 1063 e 1065, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Transizione 4.0).